Giuseppe Ferrazzano – Il cammino sinodale continua anche nella comunità di San Michele Arcangelo in Alife. Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia ed alle recenti preoccupazioni legate alla guerra in Ucraina, c’è entusiasmo e voglia di camminare insieme. Il parroco, don Eusebio Swiderek, ha fortemente sposato l’idea di guidare la comunità in un cammino di conversione e di rinnovamento in piena sintonia con il Sinodo che la Chiesa Cattolica ha intrapreso lo scorso 21 settembre.
Tante le iniziative e tutte aventi come punto di partenza la preghiera, fulcro di ogni vero cambiamento e diversi i momenti di Adorazione Eucaristica e recita del Santo Rosario per invocare il Signore affinché il percorso sinodale si snodi secondo la volontà di Dio.
Nei giorni scorsi il referente sinodale della Parrocchia, Giuseppe Ferrazzano, ha introdotto le tematiche sinodali alla comunità annunciando percorsi tematici volti ad un’azione di discernimento guidati dallo Spirito Santo.
È il momento di mettersi in gioco, fare discernimento esaminando noi stessi ed il nostro modo di vivere la Fede non tanto come esercizio di pratiche devozionali, ma la Fede quella con la “F” maiuscola che indica la nostra fiducia ed amore incondizionato verso Dio nostro Creatore e Padre. La Chiesa ha necessità di cambiare, ma ci chiede di cambiare, di convertirci e come dicevo prima metterci in cammino tutti e farlo insieme. Anche i giovani della comunità, in particolare i giovani del Catecumenato Crismale, si sono confrontati su tematiche importanti riguardanti soprattutto i problemi legati alla trasmissione della Fede e sui cambiamenti che ci si aspetta da questo percorso sinodale.
Con grande generosità e maturità di fede i giovani hanno espresso le proprie idee che saranno prese in considerazione, insieme a quelle di tutta la comunità, nel momento della relazione parrocchiale. L’auspicio è quello di vedere coinvolte sempre più persone perché è questo il momento propizio, quello della Quaresima, per esaminare se stessi e sul proprio modo di vivere la fede affinché veramente il Sinodo faccia “germogliare sogni, suscitare profezie e visioni, far fiorire speranze, stimolare fiducia, fasciare ferite, intrecciare relazioni, risuscitare un’alba di speranza, imparare l’uno dall’altro, e creare un immaginario positivo che illumini le menti, riscaldi i cuori, ridoni forza alle mani…”.