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Covid, fine dello stato di emergenza: tornano le processioni e i riti della Settimana Santa

FIno al 30 aprile resta obbligatorio l'uso della mascherina; accesso in chiesa consentito ad un maggior numero di fedeli, previa igienizzazione delle mani. Acquasantiere ancora vuote. Le disposizioni del Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo Mons. Giacomo Cirulli

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Con la fine dello stato d’emergenza per il contenimento dell’epidemia di Covid19 anche per la Chiesa si apre un tempo nuovo: ritornano le manifestazioni pubbliche della pietà popolare, ma soprattutto si tornano a celebrare le Sante Messe con meno restrizioni nell’utilizzo degli spazi. Dal 1 aprile infatti non sarà più necessaria la distanza obbligatoria tra i fedeli in chiesa, purchè si continuino a rispettare le norme di igienizzazione delle mani e l’uso della mascherina. Novità anche per i numerosi fedeli che attendono ormai da due anni il ritorno di alcune pratiche di pietà popolare come le processioni, esperienza profondamente innestata nella tradizione storica e culturale locale.
Dopo le indicazioni rese note dalla Conferenza Episcopale Italiana lo scorso 25 marzo, questa mattina il vescovo Mons. Giacomo Cirulli, pastore delle Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo ha fornito alcune disposizioni valide per le due comunità diocesane: in esso oltre a ricordare norme basilari di buon comportamento al fine di scongiurare contagi (igienizzazione mani e uso di mascherine negli ambienti chiusi), il Pastore offre anche indicazioni per la Settimana Santa: i riti riprenderanno regolarmente con qualche necessaria forma di prudenza: l’igienizzazione delle mani nel caso della Lavanda dei piedi nella messa del GIovedì Santo; il divieto del bacio della Croce il venerdì Santo… I riti della Veglia Pasquale potranno essere celebrati regolarmente.
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