Mariuccia Landolfi ha spento 100 candeline. Festa per lei ma soprattutto festa di comunità. Sono questi i compleanni che non passano inosservati e diventano per familiari, amici, conoscenti e le nuove generazioni occasioni per dire “grazie” ai più anziani in maniera forte, visibile… e per manifestare ammirazione.
“Zi Mariuccia” è nata il 10 aprile 1922; la sua una storia che attraversa la guerra, le difficoltà della fame e la fatica del lavoro, rappresenta per la piccola comunità di Latina un riferimento di valori e di fede: anche per questo motivo a festeggiarla ieri c’era non solo il sacerdote don Massimiliano Iadarola che guida la parrocchia di San Lorenzo Martire, ma anche don Arnaldo Ricciuto, figlio di questa comunità: sempre presente in parrocchia Zi Mariuccia, propositiva e collaborativa, disponibile, attenta… La sua presenza a Latina ha avuto un valore e portato un insegnamento a tutti per l’entusiasmo e la partecipazione con cui si è immersa nella vita della comunità locale: tutti la ricordano allo stadio comunale per sostenere la squadra locale di calcio e alle processioni religiose, dove animatrice del canto e della preghiera. Oggi la sua premura è ricambiata dall’affetto dei nipoti che l’accudiscono e dai molti che ieri si sono stretti a lei.
Riconoscimenti ufficiali per il traguardo raggiunto le sono stati riconosciuti dal sindaco Giuseppe Di Cerbo che le ha fatto dono di una tarda in ricordo di questa data importante.
Baia e Latina. 100 candeline per Zi Mariuccia
Nata il 10 aprile del 1922 Zi Mariuccia per la comunità locale è patrimonio di valori e di fede; la festa nella Domenica delle Palme