“La guerra è un mostro vorace, mai sazio. La tentazione di moltiplicare i conflitti è sullo sfondo dell’avventura bellicista intrapresa da Mosca. La devastazione apportata alle regole della comunità internazionale potrebbe propagare i suoi effetti se non si riuscisse a fermare subito questa deriva”. È un passaggio del lungo discorso tenuto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’emiciclo del Consiglio d’Europa a Strasburgo. Il capo dello Stato ha affrontato diversi temi: il ruolo del Consiglio d’Europa come “casa degli europei”, la tutela della democrazia e dei diritti nei 46 Stati membri, e, naturalmente, ampio spazio ha assegnato al conflitto innescato dalla Russia in Ucraina, per il quale Mosca è stata estromessa dal CdE. “Dobbiamo saper opporre” alla guerra, ha detto Mattarella, “la decisa volontà della pace. Diversamente ne saremo travolti”. “Quanto la guerra ha la pretesa di essere lampo, e non le riesce, tanto la pace è frutto del paziente e inarrestabile fluire dello spirito e della pratica di collaborazione tra i popoli, della capacità di passare dallo scontro e dalla corsa agli armamenti, al dialogo, al controllo e alla riduzione bilanciata delle armi. La pace è frutto di un’ostinata fiducia verso l’umanità e di senso di responsabilità nei suoi confronti”. Al termine del suo intervento, Mattarella ha discusso con i deputati del CdE, che gli hanno rivolto alcune domande di politica e d’attualità.
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