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Caiazzo. Il sogno di un parco della memoria per le vittime di Monte Carmignano

Il Governo italiano istituisce il Fondo per il ristoro dei danni subiti dalle vittime di crimini di guerra compiuti sul territorio italiano nel periodo tra il 1° settembre 1939 e l’8 maggio 1945 dalle forze naziste. Dall'Associazione Città Paesaggio la richiesta all'Amministrazione caiatina di utilizzare le risorse per realizzare un parco della memoria sulla collina di Monte Carmignano

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Comunicato stampa – Il 30 aprile scorso è stato approvato dal Consiglio dei ministri il decreto-legge che, nel quadro di misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), ha istituito il Fondo per il ristoro dei danni subiti dalle vittime di crimini di guerra compiuti sul territorio italiano o comunque in danno di cittadini italiani dalle forze del Terzo Reich nel periodo tra il 1° settembre 1939 e l’8 maggio 1945.

Nicola Sorbo, presidente Associazione Città Paesaggio

In proposito, il presidente dell’Associazione Città Paesaggio, Nicola Sorbo, ha indirizzato una nota al sindaco di Caiazzo, Stefano Giaquinto, per invitarlo a compiere i necessari passi perché siano riconosciuti ai parenti delle vittime della strage nazista di Monte Carmignano i ristori previsti dalla legge. “Agli eredi delle vittime – afferma Sorbo – andrebbe avanzata con sollecitudine la proposta di affidare al Comune di Caiazzo una procura legale ad agire per ottenere il risarcimento dei danni subiti, con l’obiettivo di destinare quanto ad essi dovuto per la realizzazione di un parco della memoria sulla collina di Monte Carmignano. L’area interessata, già vincolata dal Ministero dei beni culturali, non è stata ancora acquisita dal Comune di Caiazzo, a parte una delle due masserie dove si consumò la strage, non ancora restaurata”.

“Con questo provvedimento – prosegue il Presidente dell’Associazione Città Paesaggio – speriamo si possa chiudere definitivamente la pluriennale vertenza tra la Repubblica italiana e la Repubblica federale di Germania, già condannata da diversi tribunali del nostro Paese. Un segnale importante in questo senso è rappresentato dalla rinuncia dello Stato tedesco a richiedere l’adozione di misure temporanee da parte della Corte internazionale di Giustizia volte a garantire l’immunità giurisdizionale dello Stato e a impedire ipoteche giudiziarie sulle proprietà demaniali; tale rinuncia ha portato all’annullamento dell’udienza già fissata per il 9 maggio presso il Tribunale dell’Aja”.
“Tuttavia – avverte l’avv. Amedeo Barletta, esponente della stessa Associazione – da una lettura della norma emergono i tempi estremamente ristretti riservati alle parti private al fine di avviare azioni relative alla costituzione di valido titolo”.

 

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