Dopo l’esibizione del 22 aprile, l’Associazione Musicale “Giuseppe Martucci” torna ad esibirsi nel Complesso monumentale San Tommaso d’Aquino di Piedimonte Matese. Il prossimo appuntamento è in programma per venerdì 27 maggio alle ore 19.00 con l’esibizione del maestro Luca Castellone al pianoforte. Sonata n. 31 op. 110 in bemolle maggiore di L. van Beethoven, Isoldens Liebestod di Franz Liszt e Studi sinfonici op. 13 di Robert Shumann sono le opere scelte per allietare il pubblico presente a un evento che esalta la Musica, le sue espressioni più nobili, quella in grado di “cullare” l’anima con grazia.
Il concerto del 27 maggio fa parte del ciclo “I venerdì d’autore” della XLVI stagione concertistica dell’Associazione, realizzato con il contributo della Regione Campania, il patrocinio del Ministero della Cultura e in sinergia con l’Amministrazione comunale di Piedimonte Matese. Il Complesso di San Tommaso d’Aquino farà da sfondo anche agli altri momenti musicali che attraverseranno tutta l’estate per poi accogliere la stagione autunnale con l’ultimo concerto programmato per il 25 novembre, in compagnia dell’Orchestra da Camera “E. Mendelssohn“.
L’Associazione Musicale Giuseppe Martucci
Associazione senza scopo di lucro, viene costituita nel 1975 con l’intento di diffondere la musica classica attraverso l’organizzazione di concerti, concorsi, master ed ogni altra tipologia di attività rispondente agli scopi statutari. Nel corso degli anni l’impegno degli organi di gestione e dei soci ha permesso all’ Associazione di proseguire la propria attività in maniera continuativa in tutta Europa, grazie anche a collaborazioni instaurate con varie realtà musicali. Di particolare rilievo è lo spazio che si offre a giovani e promettenti musicisti di esibirsi in concerti solistici e con formazioni cameristiche ed orchestrali. È inoltre promotrice del Luglio Musicale nel Cilento storico. L’Associazione Martucci è gemellata con la Kysucka Komorny Orchester di Cadca, Rep.Slovacca, con l’Orchestra INCIPIT, composta da musicisti italiani e slovacchi e con l’Accademia Bonifaciana di Anagni.
