Siamo a San Gregorio Matese, comune di 900 abitanti (censimento Istat 2017) a quota 760 metri; ai piedi delle case, e poi diramandosi intorno all’abitato, due arterie stradali che si ricongiungono fuori dal paese e puntano verso il cuore del massiccio Matese: prima tappa il più alto lago carsico italiano e poi i boschi, le valli, le conche anch’esse di natura carsica e le grotte sottostanti, le stalle, i pascoli e le coltivazioni. La ricchezza di San Gregorio Matese è nella natura in cui si inserisce il paese e nelle attività che ne derivano. Come gli altri 1000 (circa) comuni italiani, anche questo sarà chiamato alle urne il prossimo 12 giugno per il rinnovo del Consiglio Comunale. Ben tre le liste in campo; simili i programmi elettorali presentati alla popolazione votante, segno di un comune sentire tra tutti coloro che aspirano alle nuove responsabilità civiche.
Abbiamo posto ai tre candidati alla fascia tricolore, Giovanni Spinosa, Giuseppe Mallardo (sindaco uscente) e Antonio Mallardo, alcune domande di cui pubblichiamo le prime risposte, rimandando le altre ad una successiva uscita.
La scelta di una candidatura per San Gregorio Matese nasce dalla passione per il territorio e la comunità che lo abita, e dall’ascolto delle esigenze collettive che inevitabilmente puntano ad una sempre migliore qualità della vita. Cosa chiedono gli elettori al futuro Sindaco e alla squadra che lo accompagnerà nell’azione amministrativa?
Giovanni Spinosa (detto Giancarlo), candidato a sindaco con la Lista n.1 Cambiamo
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Sono da sempre un innamorato del Matese, una passione traferitami da mio padre, e pur essendo originario di Piedimonte più di 20 anni fa ho deciso di costruire a San Gregorio la mia famiglia. Mi sono inserito sin da subito e pienamente nel tessuto sociale del paese tanto che, qualche mese fa, un gruppo di amici mi ha chiesto di candidarmi a guida di questa comunità. Ma veniamo alla domanda… gli elettori al futuro sindaco chiedono di “Fare”, e di fare in fretta per recuperare tutto il tempo perso, perché per troppo tempo, (quasi 15 anni), le amministrazioni sono state assenti… in tutto, anche nelle semplici cose come riparare un buco nell’asfalto, cambiare una lampadina della pubblica illuminazione o gestire lo spazzamento del centro storico. Qualcosina forse è stata fata ma i problemi più grandi, che tormentano il paese da più di 15 anni, sono ancora tutti lì, sono nel mio programma elettorale ma anche in quelli degli altri candidati ed erano presenti anche nel loro comune programma elettorale di 10 anni fa.
Sono stati esplicitamente evitati ma li stiamo documentando tutti nella nostra pagina Facebook @cambiamo.2022.
Giuseppe Mallardo, candidato a sindaco con la Lista n.2 Obiettivo Comune
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Dalla nostra esperienza e dalla continua presenza tra la gente, possiamo dedurre che i maggiori interessi dei cittadini sono: la vicinanza quotidiana degli amministratori verso i cittadini: La pulizia delle strade, delle aree verdi e decoro urbano in generale; la creazione e la gestione degli spazi di comunità; la riduzione dei tempi della burocrazia “amministrativa”; la sicurezza di trovare risposte ai problemi quotidiani.
In poche parole i cittadini cercano un’amministrazione attenta ai propri bisogni e che sappia rispondere con immediatezza alle esigenze del paese.
Antonio Mallardo, candidato a sindaco con la Lista n.3 SìAmo San Gregorio Matese
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I concittadini di San Gregorio Matese in questo periodo storico caratterizzato dalla fase post-pandemica e bellica che attanaglia la società portandola verso una marcata deriva sociale ed economica chiedono per la Nostra Comunità: impegno, passione e completa dedizione per l’attività amministrativa. Ogni concittadino contattato ha rimarcato inoltre la necessità di una maggiore coesione sociale e civica che possa portare, al termine di questa tornata elettorale, la conclusione della “competizione” e l’inizio di un nuovo periodo in cui la collaborazione possa dimostrare la possibilità di andare tutti, nessuno escluso, verso un’unica direzione: “il bene del paese”. I nostri concittadini chiedono a chiare lettere di “difendere” il nostro territorio e le tante peculiarità che lo caratterizzano, rappresentando inoltre la necessità di affrontare la risoluzione di problematiche analizzate già nel nostro programma elettorale quali quelle dell’area del “salone della montagna – casa del forestiero”; l’ analisi dettagliata del Piano Urbanistico Comunale e la sua approvazione comprensiva del completamento dell’asse mediano; il completamento della sistemazione delle strade rurali; la risoluzione della problematica relativa alla presenza della scivolosa pietra “locale” bianca nel centro storico del paese; la creazione di nuovi tratti di acquedotto che possano servire e/o migliorare l’erogazione del servizio idrico, così come la creazione di serbatoi/riserve idriche; la creazione di un nuovo indotto turistico avvalorato dalla proposta digitale; il recupero del patrimonio immobiliare e quello del patrimonio culturale correlato alla nuova “realtà digitale” che proietterà il paese verso il futuro.
La nascita definitiva del Parco Nazionale del Matese è prossima. Il territorio di San Gregorio Matese è nel 100% nella perimetrazione dell’Area Protetta. Quali sono secondo lei le buone prospettive di questa nuova appartenenza ad una più ampia Comunità del Matese, al di là delle paventate limitazioni, già caratterizzate dall’uscente ventennio del Parco Regionale.
Giovanni Spinosa. Il Parco Nazionale del Matese può essere solo una ulteriore possibilità per il nostro territorio, perché ci apre alla visibilità di tutta la nazione. Ci sono, ovviamente, delle criticità da superare che dovranno essere affrontate quanto prima perché una perimetrazione definitiva deve tener sempre conto delle realtà esistenti e della popolazione che opera sul territorio. Se il territorio del Parco Nazionale è arrivato a noi nel modo stupendo in cui lo vediamo ora è anche grazie alla gente che lo ha vissuto e conservato in simbiosi totale con esso. Pertanto il nostro auspicio è che le amministrazioni comunali sull’esperienza del Parco Regionale del Matese trovino un’intesa e riescano ad indirizzare le nuove regole verso un modello di Parco Nazionale che metta in relazione gli obiettivi della conservazione con quelli dello sviluppo locale, difendendo e conservando la natura in tutti i suo aspetti e, principalmente, ponendo davanti a tutto: la vita e lo sviluppo delle popolazioni che vi abitano (non solo vietando come è successo fino ad ora), aiutandole a valorizzare le proprie tradizioni culturali e sostenendo l’economia dell’intera comunità.
Giuseppe Mallardo. Il Comune di San Gregorio appartiene al 100% al parco nazionale cosi come apparteneva al Parco Regionale nella stessa misura percentuale. Le nostre aspettative sono rappresentate dall’accoglimento delle osservazioni a suo tempo discusse unitamente in consiglio comunale ed inviate all’Ente Parco, Commissione Ambiente della regione Campania nonché all’ISPRA. Confidiamo che gli organi preposti accolgano le osservazioni presentate dal consiglio comunale di San Gregorio Matese in modo tale da poter valorizzare e finalmente far partire tutte le attività agro-silvo-pastorali nonché ricettive e turistiche anche attraverso la partecipazione dei privati cittadini alle varie proposte di PNRR messe in atto per il recupero del patrimonio edilizio rurale.
Antonio Mallardo. Il Parco rimane una “realtà” con cui la Nostra Comunità si “incontra e scontra” da circa trenta anni, infatti la totale appartenenza del territorio comunale alle aree protette ha creato negli anni non pochi svantaggi per i Nostri imprenditori agricoli ed allo stesso tempo per tanti concittadini che si sono ritrovati a doversi confrontare ed adattare ad una “sconcertante” burocrazia ed all’esistenza di regolamenti e norme di salvaguardia che vincolano l’attività edilizia, anche solo per una semplice ristrutturazione. Il Nostro impegno verterà sulla costruzione di proposte che possano giungere ad “alta voce” negli uffici del Ministero della Transizione Ecologica e dell’Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale facendo si che i nuovi regolamenti non vengano calati dall’alto ma siano corrispondenti alle esigenze territoriali. Allo stesso tempo, soprattutto negli ultimi anni, un forte impulso dato alla gestione promo-turistica del Parco, nato per la tutela e conoscenza della biodiversità, ha fatto si che iniziasse una “nuova idea” di collaborazione con associazioni ed attività imprenditoriali del territorio. Secondo il Nostro programma questa direzione può essere considerata la “via giusta”, in cui dalla sinergia dei diversi attori territoriali, che dovranno essere coadiuvati dall’attività promozionale messa in campo dall’amministrazione comunale, si potranno raggiungere obiettivi che portino il Matese ben oltre i confini Regionali, verso una proiezione Nazionale. Il Parco Nazionale del Matese risulta essere il sesto Parco più grande d’Italia e questa peculiarità è avvalorata dalla presenza del Lago Matese censito quale lago carsico più alto d’Europa, tutto ciò ci spronerà, quali futuri amministratori, alla creazione di itinerari sentieristici e gastronomici da proporre ad operatori del settore turistico che potranno permettere di sfruttare la caratura “Nazionale”, permettendoci così di divenire “attori principali” di una rappresentazione proiettata in tutta Italia.