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Gioia Sannitica. Nel Castello Normanno di Caselle torna “Alla corte di Erbanina”, leggenda e storia

La rievocazione, promossa dall'Associazione Duc in Altum, sarà presentata sabato prossimo, 18 giugno, presso il comune di Gioia Sannitica e si svolgerà dal 1° al 3 luglio

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Castello medievale di Gioia Sannitica

Torna Alla corte di Erbanina, dal 1° al 3 luglio spettacoli e rievocazioni di leggende e storie medievali ambientati nel Castello Normanno del borgo Caselle in Gioia Sannitica. La tre giorni è promossa e organizzata dall’Associazione culturale interparrocchiale Duc in Altum, con il Patrocinio del Comune di Gioia. L’evento sarà presentato sabato prossimo, 18 giugno, presso il Municipio di Gioia Sannitica, con la presenza del primo cittadino, Giuseppe Gaetano, il parroco don Valentino Simone e di Michele Melillo, presidente di Duc in Altum e dei  produttori che faranno da sponsor per la manifestazione.

La storia di Erbanina
Maria Annunziata Forgione – La storia comincia proprio nell’istante in cui Ugo Villaluno, valoroso cavaliere spagnolo, incontra la bellissima Erbanina. Lo straordinario fascino della giovane donna cattura immediatamente Ugo, facendolo innamorare. Erbanina è una janara, abile fattucchiera, capace di creare pozioni magiche e incantesimi di vario genere. Ogni notte attraversa in volo Gioia Sannitica, spaventando gli abitanti al punto da distoglierli dal sonno. Come le sue “compagne” janare, Erbanina è solita ungersi con grasso di cadavere, in modo da volare e raggiungere il luogo dove si svolge il Sabba. Insospettito, il cavaliere Ugo si attiva per salvare la sua anima dalle insidie della bella strega. La leggenda prevede due epiloghi diversi: secondo alcuni, l’uomo sostituisce il grasso di cadavere con la sugna, impedendo alla strega Erbanina di volare per unirsi alla tetra cerimonia. Non potendo volare, la creatura esperta di arti magiche cade dalla torre e muore. Secondo altri, Ugo invoca l’aiuto di San Michele, che getta personalmente Erbanina dalla torre del castello, uccidendola. L’urlo straziato della strega si sente per qualche tempo, per poi perdersi nella leggenda. Si dice infatti che il monte Erbano, nei pressi della città, derivi proprio dal nome dell’incantevole ma spietata strega. (Fonte caserta.italiani.it).

 

 

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