Home Chiesa e Diocesi Caiazzo. Don Giovanni Fusco, la festa diocesana per i cinquant’anni di sacerdozio

Caiazzo. Don Giovanni Fusco, la festa diocesana per i cinquant’anni di sacerdozio

Nella Chiesa Concattedrale di Caiazzo, dove veniva ordinato presbitero il 29 marzo 1972 dal vescovo Tommaso Leonetti, stamattina è stata celebrata la Messa con la presenza del vescovo Mons. Cirulli, del vescovo emerito Mons. Di Cerbo, del Presbiterio, della numerosa famiglia di origine e di quella "parrocchiale"

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Questa mattina nella Chiesa Concattedrale in Caiazzo la Diocesi di Alife-Caiazzo ha festeggiato don Giovanni Fusco per i suoi cinquant’anni di sacerdozio, e lo ha fatto in preghiera nella Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo Mons. Giacomo Cirulli. Uniti in questo momento di comunione anche il vescovo emerito Mons. Valentino Di Cerbo, numerosi sacerdoti diocesani e i diaconi. E con tutti loro la numerosa famiglia di don Giovanni, i fedeli della parrocchia di San Nicola de’ Figulis, in particolare i collaboratori pastorali, le Suore Povere Figlie della Visitazione che prestano il loro servizio pastorale all’intera comunità caiatina.

L’anniversario dell’ordinazione presbiterale pur essendo stato il 29 marzo, a causa delle restrizioni imposte per la pandemia di Covid19 è stato celebrato coralmente in questa giornata per godere di un tempo più disteso e di più facili contatti sociali (vai all’articolo pubblicato a marzo).

“Annunciare il Vangelo per cinquant’anni, anche nelle situazioni più scomode”, il vescovo Mons. Cirulli richiamando il Vangelo ha ricordato la missione a cui ha risposto don Giovanni e il servizio a cui sono chiamati i discepoli; “Don Giovanni ha ascoltato e annunciato la Parola di Dio per tutti questi anni ed è divenuto dispensatore dei misteri che sono pane e vino trasformati nel corpo e nel sangue del Signore”. Ha poi aggiunto “di questo tuo impegno, grazie; per il tuo quotidiano servizio grazie”. Parole di riconoscenza che si sono estese ai tanti sacerdoti della Diocesi di Alife-Caiazzo che pur in età avanzata continuano a guidare le comunità parrocchia “con l’entusiasmo iniziale della loro vocazione, divenendo di grande esempio per tutti, sia i confratelli più giovani sia i fedeli…” e poi l’invito rivolto ai fedeli presenti a pregare per le vocazioni sacerdotali.

Parole di riconoscenza trasformata in preghiera a Dio, sono state quelle che la parrocchia ha pronunciato nella preghiera dei fedeli affidando il loro sacerdote e pastore alle mani di Dio che ne orienta i passi e ne suggerisce il cammino.

Al termine della celebrazione, il saluto dal parte del Presbiterio è stato pronunciato al Vicario generale don Alfonso Caso, accompagno da un dono di una casula che i confratelli gli hanno voluto affidare per le celebrazioni eucaristiche con la richiesta di portare in quella veste il segno della comunione presbiterale e della preghiera che unisce tutti.

Don Giovanni ha salutato commosso i presenti, riconoscente per l’affetto manifestato, per la presenza intorno all’altare di due vescovi, Mons. Di Cerbo con cui ha collaborato per diversi anni a seconda delle responsabilità di Curia affidategli e Mons. Cirulli per la fiducia riconfermata al suo servizio di Vicecancelliere e direttore dell’Ufficio per la Pastorale del Tempo libero, Turismo e Sport.

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