Nuove nomine nella Diocesi di Alife-Caiazzo; dopo quelle dei mesi precedenti che vedevano un turnover di incarichi e responsabilità negli Uffici di Curia, questa volta le scelte del vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli ricadono sulle parrocchie per l’esigenza di dare un nuovo assetto pastorale ad alcune Comunità.
A Piedimonte Matese arrivano come nuovi parroci, don Armando Visone nella parrocchia di Ave Gratia Plena e don Massimiliano Giannico nella parrocchia di Santa Maria Maggiore. Lo rende noto la Diocesi con la pubblicazione delle nomine a firma del Vescovo nei Primi Vespri della festa dei Santi Pietro e Paolo, data simbolo per i due sacerdoti che il 29 giugno di 19 anni fa venivano ordinati presbiteri dal vescovo Pietro Farina.
Don Armando lascia la parrocchia di Santa Croce in Raviscanina, succede a don Emilio Salvatore in Ave Gratia Plena e farà il suo ingresso nella nuova parrocchia il prossimo 12 luglio alle 19.30; don Massimiliano che lascia le parrocchie di Santa Maria ad Nives in Castel Campagnano e Madonna del Rosario in Squille, prende il posto di don Domenico La Cerra e farà il suo ingresso nella nuova parrocchia il 13 agosto alle 19.30.
Altra nomina riguarda don Salvatore Di Chello che dopo nove anni trascorsi a Valle Agricola come amministratore parrocchiale di San Sebastiano Martire sarà Amministratore a Piana di Monte Verna nella parrocchia di Spirito Santo guidata fino a un anno fa da don Giulio Farina, recentemente scomparso; domenica 3 luglio il Vescovo Mons. Cirulli lo presenterà alla comunità parrocchiale.
Anche Letino, il piccolo comune del Matese è toccato da queste novità: lo scorso 23 giugno, solennità di San Giovanni Battista, il Vescovo presentava alla Comunità don Arochiasamy Antonysamy, che dal 3 luglio sarà ufficialmente Amministratore parrocchiale di San Giovanni Battista.
A lui sarà affiancato nella cura della parrocchia il diacono Daniele Cirioli già da tempo impegnato pastoralmente sul posto.
Un nuovo tempo si apre per queste comunità il cui cammino pastorale non si ma diventa incrocio di esperienze: quelle dei sacerdoti che arrivano e quelle di chi li accoglie in uno scambio reciproco: da un lato il desiderio di servire la Chiesa e di annunciare in essa la parola di Dio portando il carisma della propria vocazione e dall’altra spalancando le porte della propria casa-comunità con la ricchezza delle tradizioni, della storia, del cammino compiuto e che prosegue con lo sguardo sull’unica vera direzione: Gesù Cristo e il suo sogno di Chiesa che cresce nella fraternità e di questa esperienza ne fa motivo di condivisione con il mondo, con i territori, con la gente, con i poveri, con i giovani, con i lontani.
