Si chiama L’Osservatore di strada ed è un nuovo periodico dell’Osservatore Romano che si propone di “dare voce a chi non ha voce; alimentare la cultura dell’incontro; favorire l’amicizia sociale; contribuire a organizzare la speranza”. “È un giornale di strada, ma non vuol essere solo dei poveri e per i poveri”, spiegano i promotori dell’iniziativa, presentata ieri in Sala stampa vaticana: “È soprattutto un giornale con i poveri, realizzato insieme con loro, dando modo di esprimersi a chi ha talento per la scrittura o il disegno o a chi ha una storia da raccontare, un’opinione da esprimere. E a chi non ha gli strumenti (conoscenza della lingua, abilità nella scrittura) sarà il giornale a fornirglieli”.
Nel nuovo giornale di strada – che verrà distribuito gratuitamente la domenica in piazza San Pietro durante l’Angelus, ad offerta libera – intellettuali, esponenti del mondo della cultura, del giornalismo, dello spettacolo presteranno la loro penna per raccontare, riflettere, dialogare. Un progetto editoriale che segue i principi indicati da Papa Francesco negli ultimi messaggi per la Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali: “consumare le suole delle scarpe” per incontrare “le persone dove e come sono”; “ascoltare con l’orecchio del cuore” per conoscere e far conoscere “volti e storie di persone concrete”. Il tutto raccontato, nella doppia edizione cartacea e on line, con uno stile narrativo “non pietistico, che non cerca la spettacolarizzazione del dolore, rispettoso delle persone”.
Ogni numero tratterà un unico tema che farà da spunto per racconti, riflessioni, dialoghi/interviste, poesie, disegni: “Anche chi ha per casa una scatola di cartone ha qualcosa da dire e da insegnare”. Dodici pagine in tutto: la prima è “l’editoriale di strada”, le pagine due e tre sono dedicate a “L’incontro”, un articolo a quattro mani: quello di chi non ha voce e quello di un autore famoso. La pagina 4, “Sulla porta di casa”, raccoglie storie ed esperienze di migrazione, mentre le pagine centrali – “Parole e gesti di Papa Francesco” – contengono un’antologia di testi del magistero pontificio. La pagina nove, “Con lo sguardo del buon Samaritano”, è dedicata al volontariato, mentre le pagine 10 e 11, “Canti dalle periferie”, ospitano una raccolta di racconti, riflessioni, poesie, disegni realizzati da persone assistite da associazioni o gruppi ecclesiali o semplicemente incontrate per strada, e un servizio sull’esperienza di altri giornali di strada in Italia e nel mondo. Infine, a pagina 12, denominata “L’altra copertina”, si trovano due letture, una in chiave spirituale, l’altra umoristica, del tema trattato.