Giovanna Corsale – Si chiude con un successo straordinario la Fiera della Maddalena, evento risalente alle origini dell’epoca cristiana, quando alla giurisdizione della diocesi di Caiazzo appartenevano trentasei casali dai quali successivamente si sono originati i comuni di Piana di Monte Verna, Alvignano, Formicola, Ruviano, Castel Campagnano, Castel di Sasso, Pontelatone, Dragoni, Villa Liberi, Baia e Latina. Allora, il 22 luglio era il giorno stabilito dai signori e dalla chiesa di Caiazzo per la riscossione delle tasse e la consegna del raccolto. Dopo i due anni di sospensione, a causa della pandemia, la rassegna ha fatto ritorno, una “rassegna di qualità con prodotti d’eccellenza, successo che è frutto di un lavoro di squadra”, sono queste le parole del sindaco caiatino, Stefano Giaquinto, per esprimere soddisfazione e gratitudine verso tutti coloro che hanno contribuito all’ottima riuscita della manifestazione.
La Fiera è tornata quest’anno con un valore aggiunto, che si è potuto riscontrare nell’eccezionale numero di visitatori provenienti da diverse località della provincia e della regione, i quali non hanno potuto fare a meno di conoscere e apprezzare le eccellenze di una terra ricca e generosa. La storica esposizione caiatina quest’anno è stata arricchita ulteriormente grazie alla partecipazione di Coldiretti Caserta, nelle persone del presidente Manuel Lombardi e del direttore Giuseppe Miselli, durante la serata inaugurale insieme ai primi cittadini dei comuni aderenti al Programma Operativo Complementare (POC) Campania. Sono stati tre giorni di festa, incontri, musica, spettacoli che hanno avuto come protagonisti assoluti il cibo e prodotti locali di ottima qualità, che sono il fiore all’occhiello di un’economia votata al biologico e alla sostenibilità.
La tre giorni è stata impreziosita da momenti significativi, come la consegna della “Licenza per l’esercizio del commercio di vendita al pubblico” (foto a sinistra) ad alcuni commercianti della città, il segno che il passato e il presente della città s’intrecciano in un eterno ritorno di valori e abitudini. Nella cornice di Palazzo Savastano inoltre un convegno dedicato all’ambiente, al territorio e al commercio, con la partecipazione dei rappresentanti di Legambiente e Slow Food, cui è seguita la presentazione del volume Puteche e putecari nella Caiazzo del secondo dopoguerra, una raccolta di una parte delle circa 300 licenze commerciali rilasciate a Caiazzo tra il 1936 e il 1960. Nello stesso contesto anche l’intervento di Franco Pepe, maestro pizzaiolo, una delle icone di Caiazzo, di recente premiato come “Best International chef 2022” agli “Elle Gourmet Awards“, la cui arte contribuisce a mantenere alto il nome della città in Italia e nel mondo.
In un momento così complesso come quello attuale, conservare tradizioni come la Fiera della Maddalena vuol dire preservare “i valori, conservare i valori, difenderne le radici, educare il cittadino ad apprezzare tutto ciò che lo circonda osservando oltre il proprio orticello, accogliere il mondo con gentilezza“, come lo stesso Manuel Lombardi ha affermato nella serata di apertura. Tuttavia, per riuscire in questo intento è indispensabile il “gioco di squadra”, proprio com’è accaduto nel caso della Fiera caiatina, evento perfettamente riuscito grazie a una sinergia tra il team comunale guidato dal responsabile dell’Ufficio Eventi, Gaetano Chichierchia, la Pro Loco, che ha curato anche le visite guidate, enti e associazioni di vario genere e i produttori.