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Giornata Mondiale della Gioventù 2023. È conto alla rovescia per l’evento più atteso dai giovani cattolici

Sarà il 6 agosto del prossimo anno a Lisbona; fervono i preparativi nelle 21 Diocesi portoghesi che si preparano ad accogliere il mondo intero convocato da Papa Francesco. Nelle Diocesi italiane inizia la conta dei partecipanti

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Manca solo un anno alla Giornata Mondiale della Gioventù. Il Portogallo e in particolare Lisbona, si preparano ad accogliere i giovani cattolici provenienti da tutto il Mondo dal 1 al 6 agosto 2023. Trecentosessantacinque giorni ci separano dall’evento che catalizzerà gli occhi di tv, social e giornali sulla grande festa di ragazzi, di preti, di seminaristi, di religiosi e religiose e del Papa, ma soprattutto sulle ragioni che li spingono, in migliaia, a mettersi in cammino per essere lì, in quei giorni, a vivere un programma fatto di musica, scambi, confronti, e tanta preghiera.

Sono 21 le Diocesi del Portogallo già al lavoro per organizzare l’accoglienza dei gruppi, che prima di raggiungere la Capitale saranno dislocati nell’intero Paese: nei giorni precedenti il grande raduno mondiale, è abitudine consolidata creare momenti di scambio culturale tra paesi ospitanti e paesi ospitati e questo avviene grazie alla disponibilità di Diocesi; una delle caratteristiche di ogni Gmg è la vita in famiglia, nelle parrocchie, negli oratori che i pellegrini stranieri sono chiamati a vivere sul posto, prima dell’ultimo tratto di cammino (per qualcuno letteralmente a piedi) verso il grande raduno e il momento conclusivo.

Nel frattempo, nella settimana che precede la Giornata Mondiale della Gioventù, Lisbona quale capitale dell’evento, sarà il centro del mondo: per le sue strade si incroceranno bandiere, inni nazionali e canti tradizionali di diversa provenienza; le piazze, le strade, i palazzetti dello sport, le scuole e gli oratori saranno aperti a spettacoli musicali, culturali, spirituali ritmati dal tema della Gmg  “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1, 39). Ogni angolo della Città sarà “in mano” a dei pacifici conquistatori, a loro volta conquistati da Cristo.

Il senso di una GMG. Sì, conquistati. Perché la Gmg non è altro che esperienza di coinvolgimento, offerto e ricevuto. E’ l’esperienza che lascia un segno, un’appartenenza ricordata spesso con la lapidaria espressione “io l’ho fatta la Gmg”, parole che raccolgono il più profondo significato “ho osato; ho avuto il coraggio di andare oltre me stesso, di lasciarmi toccare, di dimenticare chi sono per ritrovarmi davvero…. Di sperimentare il cammino, la sete, la fatica; di sperimentarmi lontano da qui; di conoscere una gioia diversa; di vivere la preghiera non come faccio sempre; di provare il dolore delle vesciche ai piedi o di una febbre improvvisa perché le condizioni non erano delle migliori…; di trascorrere notti senza dormire ma in adorazione davanti all’Eucarestia; di mettermi in ascolto di altri (anche sconosciuti) di accogliere le lacrime altrui…tutto questo mai da solo ma nella condivisione”.
Un vortice di eventi e momenti in cui dalle frange più critiche si alza il commento che etichetta come “festa” o comune “baldoria” la Gmg, eppure da quel vortice di emozioni, di parole e di silenzi, alla fine di quella settimana emerge chiaro l’essenziale: un Vangelo e un volto, quello di Cristo, ormai tratteggiato a chiare linee, destinato a rimanere per sempre.

Prepararsi al grande evento. La gran parte dei partecipanti arriva all’evento pronta a vivere quell’intensità e ad accogliere il mandato che il Papa puntualmente consegna alle sentinelle della Chiesa; le Diocesi di tutto il mondo, attraverso molteplici attività pastorali hanno preparato i loro ragazzi: movimenti e associazioni, i servizi di Pastorale giovanile nel loro ininterrotto servizio formativo, mettono i primi semi di Gmg nel cuore dei futuri partecipanti, creando occasioni di riflessione sui temi proposti, sul valore per la vita e nella vita che il Vangelo, scelto come guida di questa grande festa, vuole comunicare. Così avverrà anche nelle Diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo guidate dal vescovo Mons. Giacomo Cirulli: il prossimo pellegrinaggio dei giovani “A un passo da Te”, in programma dal 30 agosto al 1 settembre è parte del cammino esperienziale offerto come proposta di fede.

 

Le precedenti Gmg nel mondo. 
La prima edizione si è svolta nel 1986 a Roma. Ogni anno, la domenica delle Palme è dedicata alla celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù; recenti variazioni al calendario l’hanno collocata nella domenica di Cristo Re. A cadenza di 2-3 anni, la Gmg è celebrata come grande evento e raduno intorno al Papa. Di seguito sono indicate tutte le tappe:  Buenos Aires (1987), Santiago di Compostela (1989), Czestochowa (1991), Denver (1993), Manila (1995), Parigi (1997), Roma (2000), Toronto (2002), Colonia (2005), Sydney (2008), Madrid (2011), Rio de Janeiro (2013), Cracovia (2016) e Panama (2019).

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