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Piedimonte Matese. Santa Maria Maggiore accoglie Don Massimiliano Giannico

Il nuovo Parroco si è insediato lo scorso sabato 13 agosto: la cerimonia ha segnato la seconda tappa del cammino di Unità pastorale, promosso da Mons. Giacomo Cirulli per le parrocchie del Capoluogo matesino

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La seconda tappa del cammino di Unità pastorale delle Comunità parrocchiali piedimontesi si è compiuta. Dallo scorso sabato, anche la Parrocchia di Santa Maggiore ha potuto abbracciare un nuovo Parroco: l’arrivo di Don Massimiliano Giannico, già Pastore delle Parrocchie di Santa Maria della Neve in Castel Campagnano e di Santa Maria del Rosario in Squille, viene a segnare un nuovo passo nel progetto di comunione ecclesiale varato lo scorso febbraio da Mons. Giacomo Cirulli, Vescovo di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo e proseguito il 12 luglio con l’insediamento di Don Armando Visone presso la Parrocchia di Ave Gratia Plena (vai all’articolo).

Lo stesso Mons. Cirulli ha presieduto la Celebrazione eucaristica sabato 13 agosto presso la Basilica di Santa Maria Maggiore, durante la quale, secondo i riti previsti, il nuovo parroco ha compiuto la presa di possesso canonico: alla presenza dei Frati francescani di Santa Maria Occorrevole, delle Autorità comunali e di un folto numero di fedeli provenienti da tutta la città, il Vescovo ha cosi esordito “Qui non ci sono interessi di nessun genere; qui è il Signore che viene per restare nella vita di questa Comunità. Non siamo qui per ricevere premi, il nostro premio sarà la corona che Gesù Cristo ci darà: qui dobbiamo guardarlo sempre in faccia e fare riferimento solo a Lui e alla sua Parola.”

Mons. Cirulli ha poi puntualizzato – e più volte rilanciato – che la Liturgia non è stata scelta per l’occasione, ma ha seguito la scansione propria della XX Domenica del Tempo ordinario, e quindi la provocazione della Sacra Scrittura quale messaggio propizio: “Sono contento di queste letture, perché siamo dinanzi all’essenziale: Geremia fu mandato a dire al re a tutta la sua corte e popolo non ‘quanto siete belli e bravi’ bensì ‘siete cattivi, per cui sta per arrivare la punizione, a cui non vi potete sottrarre’. E la punizione fu l’invasione dei babilonesi la distruzione del tempio (quasi a dire) ‘ve lo siete meritato, ve lo tenete, ma chissà che il Signore non cambi idea e faccia sorgere uomini e donne capaci di essere fedeli’.”

Rivolgendosi poi direttamente al nuovo Parroco “Tutta una schiera di persone legate al tempio e alla corte diceva il contrario ed il popolo ascoltava loro, perché accarezzavano le loro orecchie. Massimiliano, non ti capiti mai di essere benvoluto a scapito di Gesù Cristo, non ti capiti mai e se ti viene la tentazione, cacciala subito via da te!”

Tornando alle Letture, il Vescovo ha fatto un ulteriore focus sulla figura di Geremia, affermando “Egli faceva riferimento alla Legge, alla Parola di Dio, che gli altri non osservavano perché si erano dati all’idolatria. Geremia disse ‘Dio vi manda a dire che adesso basta, ci vuole una bella punizione’. E Geremia venne messo a morte e buttato in una cisterna; qualcuno del popolo scosse il re, che ci ripensò… ma la tradizione ebraica ci riferisce che Geremia fece comunque una brutta fine. Il Signore Gesù è una Verità che diventa morte, proprio per chi cerca di dire la verità, quindi la nostra attenzione sia questa: quello che vuole Dio, costi quello che costi, anche la vita!

Rivolgendosi nuovamente a Don Massimiliano, Mons. Cirulli ha raccomandanto La Parola deve regnare! Tieni lo sguardo fisso, Massimiliano e quando farai questo, vedrai lo Spirito quali vie ti aprirà (…) La via che ci ha aperto il Signore è la sua morte e risurrezione e ci chiede di immetterla nelle vene della storia, ricordalo – ribadendo infine – tieni lo sguardo fisso, non farti distrarre… e cammina, vai avanti!

La Santa Messa ha ripreso il ritmo consueto fino al termine della celebrazione, quando il Cancelliere della Curia, Don Francesco Vangeli, ha letto il Verbale di presa di possesso, che è stato controfirmato dalla Vicesindaco di Piedimonte Matese, Prof.ssa Bernarda De Girolamo e dai membri del Consiglio pastorale parrocchiale: successivamente, la stessa Vicesindaco (presente una rappresentanza dell’Amministrazione comunale; e tra le autorità civili l’on. Carlo Sarro, residente nel territorio parrocchiale) e la Presidente del Consiglio pastorale Lucia Carangelo hanno rivolto un indirizzo di saluto al nuovo Parroco, esprimendo al contempo grande gratitudine per il lavoro svolto da Mons. Domenico La Cerra, Parroco uscente, lungo i tre anni precedenti ed in particolare nel corso dell’emergenza Covid.

A voi, sin da subito dico il mio grazie per avermi accolto in questa grande famiglia; – ha detto Don Massimiliano, rivolgendosi a tutti i presenti al termine della Celebrazione – una famiglia alla ricerca del Signore che ci indica lo stile della comunione con il fratello, sia esso il più lontano, come regola di vita, soprattutto interna alla comunità che qui celebra l’Eucarestia, l’incontro gioioso con il Signore risorto – ed infine – mi appello fin da ora alla infinita misericordia di Dio e mi affido alla vostra misericordia nei miei confronti, perché possiamo insieme conoscerci e crescere con tutto ciò che la Provvidenza ci riserverà(scarica il testo integrale del saluto).

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