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Piedimonte Matese. Un unico Grest, una sola ricarica di euforia, l’obiettivo comune di crescere insieme

Reduci dal cambio di Parroco ad Ave Gratia Plena ed a Santa Maria Maggiore, le Comunità di Vallata e del Centro storico si uniscono a quella di Sepicciano per dare vita ad un unico appuntamento cittadino

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Cos’è un Grest se non uno dei momenti di aggregazione per eccellenza, fatto apposta per raccogliere il meglio delle forze di una Comunità e camminare insieme lungo un percorso che, tra riflessione e divertimento, ha come meta l’incontro con Dio?

Archiviata quasi del tutto la triste stagione del Covid-19, anche per la Comunità ecclesiale di Piedimonte Matese è arrivato il tempo di vivere il Grest, seguendo il tema de Le avventure di Giona. Ma con un di più: quest’anno, a seguito dell’avvicendamento dei Parroci delle Comunità di Ave Gratia Plena e Santa Maria Maggiore, l’appuntamento estivo è diventato unico per tutte e tre le Parrocchie; è il primo segno evidente dell’Unità pastorale, così come è stata pensata da Mons. Giacomo Cirulli, Vescovo di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo, già a partire dallo scorso febbraio.

La preparazione, nel racconto degli Animatori. Dopo la presentazione del Sussidio ufficiale e le riunioni preliminari, l’8-9 agosto scorsi, tutti gli animatori degli Oratori S.Filippo Neri, San Domenico Savio e di San Marcello e San Michele (Sepicciano), si sono ritrovati a Letino per una 2 giorni di ritiro. Immersi nella natura e lontani da quella frenesia che troppo spesso attanaglia le nostre realtà urbane, i ragazzi hanno avuto modo di ritrovarsi fianco a fianco, interfacciarsi, confrontarsi, intrecciare nuove amicizie, irrobustire quelle già in vita e finalmente, arrivare a programmare le attività tutte insieme. A proposito di questo, Fernando D’Andrea (uno degli animatori partecipanti) racconta “E’ stata un’esperienza che per i ragazzi ha rappresentato il trampolino di lancio di una nuova avventura. Due giorni di coesione, conoscenza e unione.”

E’ dello stesso avviso Roberta Iovine, che afferma “E’ stato bello proprio perché super intenso: nonostante fossero solo due giorni, sono stati pieni pieni, perchè gli animatori hanno lavorato tanto e si sono dati tanto da fare, sia per fare gruppo sia per organizzare le singole attività.” Anche Benedetta Fevola la pensa così “L’incontro di Letino ha rappresentato per noi un’esperienza unica, sia per il clima instauratosi sia per il momento di formazione in sé, che è stato molto profondo.” 

Insomma, un momento necessario di pausa e di proposta reciproca, da cui è scaturito l’appuntamento con il Grest interparrocchiale, che dal 17 agosto e fino al 28 agosto terrà banco nelle seguenti modalità: un incontro al mattino, dalle 9.00 alle 12.00 presso l’Oratorio San Filippo Neri ed un incontro pomeridiano, dalle 17.00 alle 20.00 presso l’Oratorio San Domenico Savio.

Qualcosa di atteso. C’è da dire che la proposta, supportata fortemente dai Parroci Don Emilio Meola, Don Armando Visone e Don Massimiliano Giannico sta portando già i primi frutti: infatti, la prima giornata di Grest ha già visto la città attraversata da un’onda di circa 150 bambini entusiasti… una di quelle onde cariche di gioia che non attraversavano Piedimonte da tanto tempo. L’eco di questa onda va propagandosi dai social alle singole persone, tutti concordi nell’affermare che c’era bisogno di uno slancio unitario, capace di raccogliere tutti entro un unico bacino di collaborazione, una sola ricarica di euforia.

Come sentenzia Roberta “L’idea del grest mi ha reso super entusiasta e questi primi giorni insieme si stanno rivelando magnifici più del previsto. Non mi aspettavo così tanti iscritti, i bambini sono estremamente contenti e prima di loro i genitori.” E’ davvero “Una grande risorsa per la Città” che si concretizza, come afferma Benedetta, una realtà attesa e desiderata perché, come aggiunge Fernando, prima di tutto “Gli animatori hanno il desiderio di costruire un futuro comune. E’ una bella sinergia tra gli oratori e tra parrocchie. Finalmente si cammina insieme, per un obiettivo comune.”

Foto Giacomo Cirioli

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