Le Suore salesie lasciano la casa di Piedimonte Matese ma non gli impegni assunti nella comunità locale: Suor Celestilla Franzolin sarà trasferita a Guidona (RM), per lei la partenza di oggi corrisponderà alla vita in una realtà lontana ma che già conosce; Suor Sabrina Cavazzana andrà ad Alvignano presso l’altra comunità salesia (presente dal 1989) ma manterrà gli impegni pastorali nella Parrocchia di Santa Maria Maggiore e l’incarico di vicedirettore dell’Ufficio Catechistico nella Diocesi di Alife-Caiazzo. Lo ha annunciato ufficialmente giovedì il vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli al termine di una messa celebrata in Curia con le due religiose e gli Operatori degli Uffici diocesani essendo la Comunità salesia residente in un’ala ristrutturata dell’ex seminario diocesani e quindi legata a coloro che qui si recano quotidianamente, spesso coprendo urgenze di accoglienza e prima necessità per quanti bussano e di discreta custodia del luogo (il Comunicato della Diocesi).
La notizia già da alcuni giorni ha suscitato dispiacere in quanti hanno conosciuto le due Suore e le consorelle che negli ultimi sei anni (sono presenti a Piedimonte dal 2016) si sono affiancate a Suor Celestilla, superiora della piccola comunità: il primo saluto e il primo messaggio di gratitudine l’ha espresso domenica scorsa la parrocchia di Santa Maria Maggiore dove le salesie hanno prestato servizio pastorale; durante la Messa infatti il parroco don Massimiliano Giannico seppur da pochi giorni alla guida della realtà ecclesiale del centro storico cittadino, ha manifestato a nome personale e di tutti la riconoscenza per il servizio svolto con dedizione, competenza, in dialogo e collaborazione con tutti gli operatori pastorali. Il Catechismo; la preparazione delle famiglie al sacramento del Battesimo; la comunione agli ammalati; la cura degli animatori presso l’oratorio San Domenico Savio e la collaborazione con quello Salesiano; l’integrazione nelle attività di Azione Cattolica; la vicinanza ai volontari della Caritas e a numerose famiglie; bisognose soprattutto di ascolto: tutti, giovani e adulti, nelle Suore hanno trovato tempo e accoglienza, e sempre un indirizzo spirituale.
Un’assenza da molti letta anche come una perdita in termini di valori, di orientamento, di maternità espressa secondo i doni che ogni religiosa sa mettere a disposizione della gioia degli altri, della formazione delle coscienze, e dell’incontro con il Vangelo. Ma il loro resta un esempio e in chi le ha conosciute non può che farsi strada il desiderio di pregare per nuove vocazioni affinché non manchi mai nella vita dei territori un’esperienza di grazia così importante. Si chiude un breve ciclo storico come tanti altri che a Piedimonte Matese hanno rappresentato (con la delusione della gente) intensi e vivaci periodi di attività culturale e spirituale: il calo delle vocazioni, maschili e femminili, annunciato da oltre un decennio in Italia oggi si traduce anche nella Diocesi di Alife-Caiazzo in un “saluto” non senza la speranza che accompagna l’attesa quotidiana di buoni semi sparsi in nome di Gesù Cristo, che a Piedimonte e dintorni (vale per ogni realtà che ha beneficiato della presenza religiosa) oggi si manifesta nella vita e testimonianza di giovani e adulti/genitori ma anche sacerdoti cresciuti e formati con “le suore”.
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Le parole del Vescovo Mons. Cirulli nella messa celebrata giovedì mattina sono anc’esse invito alla speranza e un monito per ogni credente: “Il Signore continua a chiamare e a Suor Celestilla è nuovamente affidata la missione di andare e annunciare nella fedeltà alla chiamata vocazione, segno che benedice Dio con le parole e le opere di ogni giorno”. il grazie del Vescovo per quanto la sorella ha donato in questi anni di vita religiosa a Piedimonte Matese che l’ha vista con le altre della sua comunità inserita anche in momenti importanti della vita diocesana come membro sinodale, membro della schola cantorum diocesana e attualmente nel percorso sinodale in corso.
L’omaggio a Suor Celestilla, segno di affetto riconoscente, è proseguito ieri sera presso l’oratorio San Domenico Savio della Parrocchia di Santa Maria Maggiore, nella centrale piazza De Benedictis, dove è in corso il Grest dell’Unità pastorale di Piedimonte Matese: con don Armando Visone, Suor Sabrina, gli Animatori ed Educatori, i bambini che in questi anni sono stati con lei hanno espresso ogni gratitudine e sincero affetto riconoscendole la saggezza e l’autorevolezza della guida attraverso i modi semplici, incisivi, sinceri, e l’ascolto.
A loro e ai presenti, un appello da parte della “giovane” e commossa Suor Celestilla: “vi porterò tutti nel cuore; voi ricordami nelle vostre preghiere a Dio”.