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Prata Sannita. Cambiamenti climatici, il pericolo che tocca da vicino il Matese e la Valle del Volturno

Da gennaio a luglio in tutta Italia sono stati 132 gli eventi climatici estremi. La Chiesa Cattolica dal 1 settembre al 4 ottobre celebra il "Tempo del Creato" nuova occasione per riflettere sull'urgenza della tutela ambientale riparando i danni provocanti dall'inquinamento

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Eventi climatici estremi non sono più soltanto fenomeni televisivi circoscritti ad alcune aree del Pianeta per naturale localizzazione soggette ad eventi estremi: anche l’Italia è sempre più soggetta a bombe d’acqua, trombe d’aria, prolungate ondate di calore e forti periodi di siccità, violente grandinate… con pericoli ormai estesi non solo all’agricoltura e di conseguenza al comparto produttivo (incluso quello animale) ma con rischi importanti anche nelle aree urbane. L’ultimo in ordine di tempo ha riguardato pochi giorni fa il comune di Prata Sannita attraversato da un’ondata di acqua e fango con seri pericoli per la mobilità locale anche nei giorni seguenti (in fondo all’articolo video e foto).

Se la durata delle alte temperature si palesa come fenomeno esteso nel tempo, piogge e grandine si caratterizzano per la violenza improvvisa e la breve durata spesso difficile da prevedere con il serio rischio per pedoni e automobilisti di subire il pericolo del fenomeno. Tutto si fa estremo, cioè al limite delle possibilità di contenimento da parte dell’uomo; tutto si fa pericoloso.

Eventi estremi in Italia  In un report diffuso ieri da Legambiente, sono riportati in termini numerici i fenomeni climatici che hanno caratterizzato l’Italia: da gennaio a luglio 2022 si sono registrati in  132 eventi climatici estremi, numero più alto della media annua dell’ultimo decennio. Periodo in cui gli eventi censiti sono stati 1318, nello specifico:
516 allagamenti da piogge intense; 367 danni da trombe d’aria; 157 danni alle infrastrutture da piogge; 123 esondazioni fluviali (con danni); 63 danni da grandinate;
55 danni da siccità prolungata; 55 frane da piogge intense; 22 danni al patrimonio storico; 17 temperature estreme in città/ondate di calore (fonte Legambiente).

 Nel Matese La città di Piedimonte Matese lo scorso 7 luglio faceva i conti con una grandinata improvvisa che danneggiava le auto fino ad infrangerne i parabrezza creando anche danni alle coltivazioni della zona; improvvise folate di vento e brevi acquazzoni si sono affacciati su tutta la piana del Volturno con simili danni fi no a pochi giorni fa; la pioggia di stanotte sembra essere stato l’ultimo fenomeno in conto prima di un ritorno alle belle giornate e alle alte temperature.

Domenica 28 agosto invece il pericolo è stato su Prata Sannita, dove oltre al fango che dalla parte alta del paese si è riversato tra le strade e le case più in basso. Impressionano le immagini che mostrano tutta la forza dell’acqua in discesa. Nel piccolo comune del Matese è costante il monitoraggio dei tombini e delle grate per lo scolo delle acque per garantire sicurezza in caso di pioggia improvvisa, ma il fenomeno recente ha chiamato eccezionalmente in causa i Volontari della Protezione Civile accorsi per un ulteriore messa in sicurezza della popolazione.

 Dalla Chiesa al Mondo  Per la Chiesa Cattolica da oggi (1 settembre) fino al 4 agosto comincia il Tempo del Creato: settimane dedicate ad una più intensa riflessione sulla cura della Casa comune che Papa Francesco ha racchiuso nella enciclica Laudato Sì e poi affidato ai Potenti delle Nazioni come ad ogni singolo credente: il Creato necessita di tutela, custodia, rispetto: ascoltarne il canto ma anche i lamenti e concretizzare ogni azione possibile per rimediare ad ogni forma di inquinamento provocata è l’appello che nel messaggio per il Tempo del Creato Francesco affida ad ognuno.

 

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