Home Territorio Servizi sanitari nel Matese: quali priorità? Cittadinanzattiva contro i “deserti medici”

Servizi sanitari nel Matese: quali priorità? Cittadinanzattiva contro i “deserti medici”

Con un convegno in programma lunedì 12 settembre presso la sede della Comunità Montana del Matese, Cittadinanzattiva avvia la seconda fase del progetto europeo che combatte l'assenza dei presidi e servizi sanitari nelle aree interne

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Si avvia ormai alla seconda fase il progetto europeo “Action for Health and Equity: Addressing Medical Deserts” (AHEAD) per ridurre le disuguaglianze di salute affrontando la sfida dei cosiddetti “deserti medici” in Europa. In Italia a farsene promotore è Cittadinanzattiva con le assemblee territoriali di Avola-Noto e Cittadinanzattiva-Matese. Un ruolo di primo piano per il territorio matesino nella riflessione che coinvolge anche Paesi Bassi, Moldavia, Romania e Serbia contro la carenza di servizi sanitari in zone interne e carenti di operatori sanitari. Se ne discuterà in un incontro pubblico lunedì 12 settembre alle 17.30 presso la Sala Riunioni della Comunità Montana del Matese a Piedimonte sul tema “Accesso alle cure nelle Aree Interne dell’Alto Matese – desertificazione sanitaria”.

Veduta dell’Ospedale Civile AGP di Piedimonte Matese (Foto pagina Facebook Cittadinanzattiva-Matese)

Garantire e difendere nel tempo l’accesso alle cure è oggetto di riflessione da lungo tempo: nel Matese ad esempio il tema dei servizi offerti dal presidio ospedaliero di Piedimonte Matese e quello della medicina territoriale sono divenuti nel tempo facile argomento di campagne politiche rimanendo nei limiti del solo spot, senza ancora trovare concrete e lungimiranti soluzioni di cui la stessa politica può farsi portavoce nelle sedi sanitarie che contano; il percorso intrapreso da Cittadinanzattiva vuole giungere – dati alla mano – al traguardo degli effettivi bisogni e delle più urgenti richieste da espletare.

Una prima fase di lavoro è stata già affrontata per portare alla luce voci e umori del territorio da cui sono emerse non solo i disagi ma anche le proposte dal basso; al contempo sono state raccolte testimonianze e dati relativi al disagio dei “deserti medici” sul territorio.

Attraverso questionari e interviste i soggetti attivi (istituzioni, autorità, parti economiche e sociali, categorie professionali, organizzazioni locali, associazioni, portatori di interessi, etc…) sono stati resi partecipi del lavoro che ha promosso l’acquisizione di conoscenze; l’innovazione (digitale) nella fornitura di servizi sanitari; l’approccio partecipativo alle decisioni politiche sulla salute pubblica. In tre convegni lo scorso maggio Cittadinanzattiva-Matese ha riunito distintamente associazioni, comitati, fondazioni, cittadini; poi i rappresentanti della sanità locale (Dirigenti medici, Medici, infermieri, farmacisti…) e in ultimo sindaci, referenti politici territoriali, rappresentanti delle istituzioni sovracomunali. Dai confronti sono emerse necessità a seconda di precise aree tematiche di seguito esposte.

Per l’Area “Assistenza e Cure ospedaliere” è stata avanzata la richiesta di modificare la classificazione del presidio ospedaliero “Ave Gratia Plena” di Piedimonte Matese da PSO a DEA di I^ Livello; l’istituzione di U.O. e/o il Servizio di Gastroenterologia; il potenziamento delle attività poliambulatoriali esterne per ridurre le liste e i tempi di attesa; l’attivazione di posti letto delle Unità Operative e Servizi programmati dal DCA 103/2018 (Neurologia 8 pl, Rieducazione e Recupero Funzionale 16 pl, Lungodegenti 16 pl, Pneumologia 8 pl).
Per la rete della Medicina Territoriale sono state individuate altre priorità: superamento della carenza di medici di base e pediatri nei piccoli Comuni montani e periferici; istituzione e piena attivazione della Casa della salute (modello HUB) programmata a Fontegreca in tempi brevi; sperimentazione delle Farmacia di Comunita’ e/o dei servizi nei Comuni montani e/o periferici; istituzione dell’Infermiere di Comunità; potenziamento dei Servizi sanitari e sociali per la prevenzione dei disturbi del comportamento e dell’umore a livello adolescenziale; attivazione dei servizi previsti dall’Agenda digitale (nuovi servizi digitalizzati, telemedicina, teleassistenza, etc…).
Per la Rete delle Cure intermedie il territorio ha avanzo le seguente richieste: realizzazione di un Centro diurno, Case della salute, Ospedali di comunità, Centro di Riabilitazione, Centro di aggregazione, Centro per disabili.
Per la Rete Emergenza/Urgenza sono emerse le seguenti priorità: un elisoccorso per il volo notturno verso Elisuperficie adeguata a livello ospedaliero (struttura fondamentale per assicurare cure e interventi efficaci per le patologie tempo dipendenti); l’istituzione di un punto SAUT/118 Postazioni Fisse e Mobili di Primo Soccorso Territoriale) presso la Casa della Salute di Fontegreca (essenziale per assicurare tempi di intervento efficaci e accettabili per i Comuni montani e/o periferici).

Di queste richieste provenienti da cittadini, sanitari e politici Cittadinanzattiva – attraverso il progetto Ahead – prova a fare la scelta della direzione più urgente, dei bisogni più attuali anche in base agli “inevitabili compromessi dei vincoli di bilancio legati alle spese in sanità” come spiega l’associazione matesina.

In foto alcuni dei piccoli paesi del Matese: Letino, Castello del Matese, Valle Agricola. Ad eccezione del secondo, gli altri rientrerebbero insieme ad ulteriori comuni, tra i centri per i quali si rendono necessari presìdi sanitari territoriali a causa delle distanze e dei lunghi tempi di percorrenza verso l’Ospedale Civile di Piedimonte Matese e gli ambulatori Asl di Piedimonte e Alife. 

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