Giovanna Corsale – Mentre scorrono i giorni di questo settembre, l’anno scolastico 2022/2023 entra nel vivo. Nuovo anno, nuova avventura per gli oltre 7 milioni di studenti italiani, i quali hanno varcato la soglia della propria aula con gli zaini carichi di emozione e speranza, stati d’animo che si accompagnano a ogni inizio. Quest’anno, tuttavia, la prima campanella ha avuto un suono diverso perché arrivata dopo i due anni di pandemia, che ha trascinato il mondo della Scuola e quello dell’Università in condizioni di difficoltà e incertezza. Nonostante ciò, la Scuola italiana ha saputo resistere e nonostante le difficoltà logistiche legate alla DAD e alle tante conseguenze del Covid, non ha perso di vista l’obiettivo: educare e formare. Notevole capacità di adattamento da parte degli alunni; radicato senso di responsabilità nel popolo di docenti; ininterrotto cammino verso le soluzioni e gli obiettivi da parte dei Dirigenti anche quando decisioni di Governo, o mancate azioni a favore della cultura hanno fatto avvertire al mondo della Scuola disagio e solitudine come più volte denunciato da chi, sul campo, non ha mai mollato.
Non sono mancate le parole di incoraggiamento che Papa Francesco ha riservato ai bambini, ai ragazzi, agli insegnanti e al personale scolastico, affidandoli alla guida del Signore, perché possa illuminare i protagonisti del nuovo cammino educativo e formativo. Diverse parrocchie della diocesi di Alife-Caiazzo ad organizzare la benedizione di zaini, diari e oggetti che saranno compagni inseparabili nelle giornate di studio e lavoro, inserite nelle messe domenicali. In altre comunità, invece, si sono tenuti momenti di preghiera per coloro che operano a Scuola, a seconda dei ruoli e delle responsabilità.
Alcune foto di iniziative parrocchiali