Alberto Baviera – C’erano una volta i “consigli per gli acquisti”. E, a dir la verità, continuiamo ad esserne bombardati con spot televisivi, pubblicità sui giornali e campagne pure sui social network. Ma in questo 2022 a guadagnarsi l’interesse diffuso di famiglie e consumatori sono stati i vademecum per combattere l’aumento dei prezzi, schizzati alle stelle soprattutto per i rincari dei beni energetici che, come ha certificato l’Istat, hanno trainato l’inflazione a livelli che in Italia non si registravano da metà anni ’80 dello scorso secolo. Che qualcosa stia cambiando nelle abitudini degli italiani lo dimostrano, per esempio, i dati forniti da Coldiretti in occasione della Giornata internazionale della Consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari (29 settembre): il 35% dei nostri connazionali nei prossimi mesi taglierà gli sprechi adottando a casa soluzioni per salvare il cibo e recuperare quello che resta a tavola “con una svolta green – ha spiegato l’associazione – spinta dall’inflazione e dai rincari delle bollette”. D’altra parte, nelle nostre case si gettano via mediamente ogni anno, secondo un’analisi di Coldiretti su dati Onu, circa 67 kg di cibo. Siamo più responsabili di francesi (buttati 85 kg a testa l’anno), inglesi (77 kg) e tedeschi (75 kg) ma molto possiamo ancora fare. Per rispetto verso chi versa in condizioni di malnutrizione o fame, per non danneggiare ulteriormente l’ambiente. E anche per salvaguardare il portafogli.
Spesa “low cost”. Basta fare una veloce ricerca in rete e ci si imbatte in numerosi “decaloghi” che spiegano “come risparmiare” in poche mosse quando si è tra le corsie dei supermercati. Associazioni di categoria e media specializzati consigliano di scegliere i prodotti non di marca (senza rinunciare alla qualità) e confrontare i prezzi tra prodotti simili, preferire la spesa fatta nei discount, stilare a casa una lista di alimenti/prodotti in modo da acquistare solo il necessario per evitare gli sprechi alimentari, privilegiare frutta e verdura di stagione, monitorare offerte promozionali e sconti praticati dai supermercati. Comportandosi così i risparmi, secondo alcune stime, potrebbero essere significativi.
Caro bollette e carburante. Non mancano poi i suggerimenti per limitare il più possibile l’impatto dei rincari delle utenze energetiche e alla pompa di benzina. Innanzitutto la prima indicazione è quella di evitare gli sprechi: per cui non bisogna eccedere con il riscaldamento (la richiesta di abbassare di 1 °C per allungare la vita degli stoccaggi di gas si traduce in risparmio sulla bolletta) così come non vanno lasciati illuminazione e elettrodomestici accesi o in standby se non necessario. In casa è sempre bene sostituire le lampadine a incandescenza con quelle a basso consumo così come è opportuno avviare lavatrice e lavastoviglie solo quando sono a pieno carico e in orario serale/notturno. Quando, invece, ci si trova al distributore per fare rifornimento è più conveniente preferire la modalità “self” a quella “servito”; così come è indicato, se possibile, non fare rifornimento in autostrada. In ogni caso, il consiglio è quello di controllare sempre i prezzi esposti.
A portata di clic. Per gestire con più facilità il bilancio familiare si può far ricorso alla tecnologia. Sono infatti diversi i software, le app o i servizi online disponibili, molti dei quali gratuitamente, per tenere sott’occhio le finanze familiari. A seconda delle esigenze si può scegliere, per esempio, tra Gestione familiare, iPase, Money Manager Ex o Goodbudget (per Android e iOS). Alcune soluzioni consentono anche a tutti i componenti della famiglia di inserire scadenze e spese, in modo tale che nulla sfugga. Ad agevolare l’utilizzo di questi strumenti è stata anche il diffondersi di aggregatori di conti correnti e carte di credito, come Illimity Connect: si tratta di app o di piattaforme create dagli istituti bancari che consentono non solo di effettuare operazioni online o su smartphone ma anche di accedere con facilità ai dati più significativi riguardanti conti correnti e carte di credito o prepagate.
Carte e bonus. Lungo tutto il 2022 sono stati diversi i provvedimenti per aiutare famiglie ed imprese nel fronteggiare il caro bollette. L’ultimo, il cosiddetto “Dl Aiuti ter” approvato la settimana precedente le elezioni politiche, prevede, tra l’altro, per il mese di novembre il riconoscimento di una nuova indennità una tantum, del valore di 150 euro, per lavoratori e pensionati con reddito non superiore a 20mila euro; si tratta di una nuova tranche di bonus che si aggiunge a quella erogata a luglio quando circa 22 milioni tra lavoratori e pensionati con i requisiti necessari hanno ricevuto 200 euro. Dal 1° settembre, poi, è operativa la piattaforma digitale www.bonustrasporti.lavoro.gov.it per richiedere il Bonus trasporti, l’agevolazione – con importo fino a 60 euro per l’acquisto di abbonamenti ai mezzi pubblici con validità mensile, per più mesi o annuale – che può essere richiesta entro fine anno da persone fisiche con un reddito entro i 35mila euro (la Regione Campania copre la spesa totale del trasporto per gli studenti, ndr). Nelle prime due settimane dall’attivazione sono stati circa 728mila i voucher emessi. Tra gli altri “sostegni” che le famiglie possono richiedere ci sono la detrazione del 19% per le spese sostenute per la pratica sportiva svolta dai ragazzi, di età compresa tra i 5 e i 18 anni, la Carta giovani nazionale che consente ai 18-30enni di ottenere sconti su tutto il territorio europeo (nei Paesi associati al programma Youth Card Eyca), e la carta IoStudio dedicata a tutti gli studenti delle scuole superiori di II grado grazie alla quale si ha accesso a sconti e agevolazioni per attività ricreative, culturali e sportive. Da Nord a Sud, poi, sono diverse le Regioni che hanno varato un “bonus libri” per l’anno scolastico 2022-2023. È poi previsto che l’Inps erogherà anche per il 2023 il “bonus nido” e la domanda per ottenerlo va inoltrata entro fine 2022. Ancora attivi i “bonus decoder” (fino a 30 euro) e “bonus rottamazione” (fino a 100 euro) per consentire ai cittadini di cambiare tv o comprare un decoder compatibili con il nuovo standard del digitale terrestre. Infine, accantonata la “Carta della famiglia” introdotta nel 2015 a livello nazionale, nella Regione Friuli Venezia Giulia è possibile richiedere la Carta famiglia per i residenti (da almeno 24 mesi consecutivi) con almeno un figlio a carico e Isee fino a 30mila euro compresi. Oltre a consentire l’applicazione di agevolazioni e riduzioni di costi e tariffe per la fornitura di beni e servizi, attraverso la Carta viene erogata anche la Dote Famiglia, il contributo regionale che nel 2022 è pari a 500 euro per ciascun figlio minore per garantire loro l’opportunità di accedere a contesti educativi, ludici e ricreativi.
Fonte SIR