Le Parrocchie di Piedimonte Matese lanciano ufficialmente il programma di Unità pastorale e lo fanno con una serie di iniziative rivolte a giovani, adulti, famiglie e anziani: diffuso per il momento il programma del mese di ottobre ma seguiranno nuove proposte rivolte all’intera comunità piedimontese. Dopo la Celebrazione eucaristica nella festa di San Francesco ieri presso il Convento francescano di Monte Muto, il primo degli appuntamenti formativi è per stasera, alle 19.00 nel Salone parrocchiale di Santa Maria Maggiore (Oratorio San Domenico Savio).
Sono solo i primi passi di un progetto di collaborazione tra realtà sociali che pur riconoscendosi in radici comuni, manifestano mediante espressioni culturali e sociali anche diversità e originalità dal punto di vista della storia, di tradizioni… e della geografia dei luoghi: parliamo delle parrocchie di Santa Maria Maggiore, Ave Gratia Plena e San Marcello e San Michele sorte intorno ad antichi nuclei abitativi oggi divenuti più larghi quartieri dai confini ormai impercettibili se non in qualche segno naturale o urbano (fossati e ponti) che ancora serve ad identificare la Storia con un nome, , una storia, e un’area ben definita. Ma siamo nell’unica città di cui se ne percorrono le strade da un capo all’altro per raggiungere servizi e uffici, scuole (anche l’idea di scuola di quartiere è profondamente mutato) e talvolta anche una parrocchia diversa da quella in cui si vive. Senza escludere l’esclusività dei luoghi e la loro storia, la tradizione; senza la pretesa di scardinare il senso di appartenenza (perché la storia personale e collettiva dice chi siamo e condizione gli stili di vita), le parrocchie di Piedimonte puntano ad un lavoro d’insieme, puntano a coltivare uno stile di famiglia e di collaborazione che è prima esperienza tra i sacerdoti che ne sono alla guida e poi tra gli operatori pastorali laici: la proposta è quella di una cammino per i credenti di Piedimonte Matese che parli contemporaneamente a tutti, che crei occasioni di dialogo e di formazione per i fedeli di una parrocchia e dell’altra, perché la comunione annunciata, l’incontro oltre le mura della parrocchia, siano esperienza concreta; perchè unire le forze per un progetto di solidarietà e carità è meglio che fare da soli o in pochi; perché il bene comune per la Città lo si pensa, progetta, costruisce insieme…
Lavoro d’insieme e appuntamenti. Non sono mancate nei mesi appena trascorsi piccole sperimentazioni di lavoro “comune” tra i parroci don Armando Visone (AGP), don Massimiliano Giannico (Santa Maria Maggiore), don Emilio Meola (San Marcello e San Michele) e padre Gennaro Russo (guardiano del Convento di Santa Maria Occorrevole). Da questi primi passi, dal confronto costante, dallo sforzo congiunto di tutelare tradizioni locali ma anche esperienze pastorali già collaudate in passato, è venuto il programma da cui muove le mosse il nuovo anno pastorale; la valutazione delle prime fase di lavoro insieme saranno importanti per programmare e proporre il seguito delle iniziative. La prima proposta, quella che avrà inizio questa sera, è rivolta agli operatori pastorali, primi collaboratori dei parroci: a tutti loro sarà destinata lo stesso percorso formativo a cura del biblista Don Ernesto Della Corte della Diocesi di Salerno sul tema “Chiamati ad assumere la vita umana di Cristo Gesù” (appuntamenti dal 5 al 7 ottobre) seguiranno gli incontri formativi per i genitori dei bambini che frequenteranno il catechismo: tre appuntamenti, nelle stesse date (9,16,23 ottobre) ma nelle parrocchie di appartenenza per favorire la conoscenza e il confronto facilitato da piccoli gruppi, per consentire a Parroci e catechiste di poter dialogare più familiarmente con i presenti. Il 30 ottobre per tutta Piedimonte ci sarà l’apertura dell’Anno Pastorale e dell’Anno Catechistico. Tra le iniziative si inserisce il tradizionale pellegrinaggio a Pompei il 24 ottobre.