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La testimonianza. “Noi da Papa Francesco, la sua carezza è un dono di gioia”

Mercoledì 19 ottobre Vittorio D'Allestro, sua moglie Veronica e i loro figli, Giorgia, Chiara e Simone, incontrano Papa Francesco, coronando così il loro sogno

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Un incontro con una persona “speciale” atteso da anni ha donato gioia e lasciato un’impronta indelebile di speranza alle vite di Vittorio D’Allestro, di sua moglie Veronica e dei loro figli, Giorgia, Chiara e Simone, lasciando un’impronta indelebile di speranza nelle loro vite. Mercoledì 19 ottobre, la famiglia D’Allestro ha potuto realizzare il suo sogno di incontrare Papa Francesco, in occasione dell’Udienza tenuta in piazza San Pietro. Poter stringere la mano del Santo Padre ha significato ricevere una benedizione carica di valore per la famiglia D’Allestro, messa alla prova ogni giorno dalla grave disabilità della piccola Giorgia.

Di seguito la testimonianza di Vittorio D’Allestro

Incontrare Papa Francesco, un desiderio che nasce da lontano…
“In molti avete potuto vedere quale grande benedizione ha ricevuto la nostra famiglia mercoledì 19 ottobre partecipando all’Udienza di Papa Francesco. Tutto ha inizio il 26 del 2014: mia moglie Veronica, durante il ricovero all’Ospedale di Caserta per le complicazioni della gravidanza, viene a sapere che il Santo Padre avrebbe fatto visita alla città e subito nasce in lei questo grande desiderio di incontrarlo. Tuttavia, ancora carichi di commozione, i medici ci comunicano che Veronica dovrà essere trasferita al Gemelli di Roma. In questa notizia noi cogliamo come una risposta al nostro desiderio di avvicinarci al Papa, quasi come se lui volesse rassicurarci: “Mi prenderò cura di voi, vi porto a casa mia”. Nei nostri cuori si accresce la devozione verso il Santo Padre, così empatico e capace di entrare con facilità nel vivere quotidiano delle famiglie grazie ai suoi insegnamenti che esortano alla pazienza e al rispetto.

Il desiderio diventa realtà…
“Dopo la nascita delle bambine, il desiderio di incontrare Papa Francesco diventa sempre più nitido, al punto da spingerci a consegnare a un sacerdote della parrocchia della Madonna di Guadalupe, che si trova a Roma in località monte Mario, una lettera, ma senza riuscire mai ad incontrarlo. Tanti i tentativi successivi, ma sempre con il medesimo risultato, fino a quando, il 15 settembre scorso, la famiglia Parente, alla quale ci lega l’esperienza della disabilità, ci propongono di partecipare insieme a loro all’Udienza del 19 ottobre”.

Finalmente arriva il giorno tanto atteso…
“Per i primi tempi nascondo tutto a Veronica, nel tentativo di farle una sorpresa, ma, ahimè, proprio non ci riesco, perché tanta è la gioia nel mio cuore! Arriva il giorno che tanto abbiamo atteso e gli agenti addetti alla sicurezza ci permettono di salire sul Sagrato. Impossibile descrivere l’emozione, l’incredulità, la gioia che ci avvolge ma tutto assume un sapore diverso quando ha avuto inizio l’Udienza. La santità del luogo, l’atmosfera di raccoglimento, le parole del Papa… Tutto ci spinge a considerarci dei privilegiati, per aver potuto partecipare a un intenso momento di grazia.

La ‘vicinanza’ di Papa Francesco…
“L’insegnamento del Papa sul discernimento è così toccante da spingermi a stringergli la mano e chiedergli una preghiera: abbiamo pregato insieme e i nostri sguardi si incrociano per alcuni istanti che non dimenticherò mai! Poi è la volta di Giorgia, alla quale il Pontefice accosta la sua mano e, a questo punto, neppure mia moglie Veronica fa mancare il suo tocco. Infine, è la volta di Chiara e Simone, i cui occhi sono colmi di meraviglia… I messaggi che Papa Francesco ci trasmette sono un invito costante a cogliere la presenza di Dio in ogni angolo delle nostre vite, a saper coltivare il Bene autentico, privo di secondi fini. Un invito a disegnare il futuro, affrontando le difficoltà che inevitabilmente si affacciano sul nostro cammino, creando dinamiche di pace anche attraverso la creatività e il buon gusto. L’invito del Papa è ad allontanare i pesi dalle nostre esistenze e coltivare ciò che ci può rallegrare, secondo il giusto discernimento”.

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