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A Baia e Latina la GIornata Nazionale del Ringraziamento. I frutti della terra ci ricordano chi siamo

Le parrocchie di Baia e Latina confermano l'impegno con questa ricorrenza: la preghiera di ringraziamento per i prodotti della terra. Coinvolti numerosi rappresentanti del mondo agricolo e collaboratori parrocchiali

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Patrizia Merola – Si è celebrata domenica 6 novembre la 72ª Festa Nazionale del Ringraziamento, istituita dalla Conferenza Episcopale Italiana. Per la terza volta l’Unità parrocchiale di Baia e Latina si è adoperata per organizzarla ed è stato ancora un successo di partecipazione attiva sia dai diretti interessati, ossia gli agricoltori e gli allevatori, sia per i volontari che ne hanno curato l’organizzazione, sia per i tanti fedeli che hanno riempito la chiesa di Santo Stefano. Del resto è una cosa abbastanza ovvia tale partecipazione, visto che Baia e Latina è una realtà basata sull’agricoltura e sull’allevamento. Il tema scelto dai vescovi quest’anno è un passo del libro di Amos: ”Coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto”, laddove il giardino è la Terra su cui viviamo e di cui dobbiamo custodirne, curare e trasmetterne la ricchezza e la bellezza, il tutto nella legalità, visto che il messaggio per questa giornata comprende anche la lotta alle agromafie e alle forme di sfruttamento.

La celebrazione è iniziata con la lettura del messaggio dei Vescovi per la suddetta giornata, da parte della Dott.ssa Di Menza; poi la Messa celebrata da don Massimiliano Iadarola e animata dalla Schola Cantorum San Vito. Poiché era anche la giornata dedicata alla Festa delle Forze armate alla fine della Messa c’è stato anche il messaggio del Sindaco sia sulla giornata del ringraziamento che per le Forze armate.

La Caritas interparrocchiale per questa occasione ha avuto l’idea di far dono ai bambini presenti in chiesa di una piantina da curare e custodire fino alla prossima primavera, quando verrà messa a dimora nel terreno, in modo da far comprendere e iniziare a rendere responsabili i più piccoli sul tema “custodia del Creato”. La piantina era accompagnata da un sacchetto di dolciumi.

La chiesa di Santo Stefano è stata addobbata con i frutti della terra tipici di questa stagione; un immenso grazie va alle signore che hanno curato l’addobbo, poiché hanno chiesto ed ottenuto dagli agricoltori gran parte dei frutti e delle verdure, e agli agricoltori stessi che li hanno messi a disposizione. Non è mancata tuttavia la collaborazione di tutti i gruppi parrocchiali: alcune volontarie hanno preparato dolci e rustici per il buffet offerto dopo la cerimonia al monumento dei Caduti; e con essere anche alcune catechiste. Sono manifestazioni che vedono sempre creatività, collaborazione e condivisione tra i fedeli.

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