Home Arte e Cultura San Bonaventura premia Massimo Bray “per aver favorito la rinascita del Paese”

San Bonaventura premia Massimo Bray “per aver favorito la rinascita del Paese”

A Napoli presso il complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore due giorni dedicati a musei, archivi e biblioteche verso il "digitale"

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È in corso a Napoli presso la Biblioteca Fra’ Landolfo Caracciolo nel Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore la seconda edizione di SBAM: Incontri ravvicinati. Parliamo del meeting organizzato dalla Fondazione San Bonaventura dedicato a Biblioteche, Archivi storici e Musei e si conferma (dopo il successo dello scorso anno) occasione di incontro per il mondo degli operatori dei beni culturali. Questa mattina, nella prima sessione dei lavori, la Fondazione ha consegnato un premio speciale – per la prima volta il Premio San Bonaventura da Bagnoregio –Massimo Bray Direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, già ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo nel governo Letta dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014.
Due giorni di cultura (9 e 10 dicembre, scarica il programma) incentrati su riflessioni di esperti del settore (del mondo accademico, delle professioni, delle associazioni di categoria) e tavoli di lavoro in cui potranno confrontarsi e incontrarsi istituzioni e operatori dei beni culturali per condividere esperienze, buone pratiche, problematiche, soluzioni e iniziative di promozione culturale. L’esperienza dello scorso anno ha confermato quanto fosse opportuna e vincente l’idea di creare un’occasione di incontro viva e concreta per associazioni culturali, enti ecclesiastici, musei, biblioteche e archivi di piccole realtà altrimenti ai margini del dibattito e dell’attenzione delle scelte politiche e amministrative. Al centro di questa seconda edizione la sostenibilità, intesa come sfida per la vita stessa degli istituti culturali aperta al digitale.

Oltre al premio speciale conferito al Dott. Bray, è confermato il premio “Maneant”, consegnato a tre buone prassi scelte a livello nazionale.

 Il Premio San Bonaventura da Bagnoregio, un inno all’umiltà 
È una mitria, il premio conferito a Massimo Bray; si tratta del paramento liturgico che vescovi e cardinali indossano sul capo durante le celebrazioni solenni. L’opera realizzata dal M° Lello Esposito è un richiamo visivo all’iconografia tradizionale della raffigurazione di San Bonaventura da Bagnoregio. Cardinale della Chiesa romana, viene solitamente rappresentato con il copricapo cardinalizio (galero) poggiato in terra, ai suoi piedi, in segno di umiltà.
In questa scultura la mitria, simbolicamente poggiata su pietra, come recita l’iscrizione incisa dal Maestro sul retro della scultura, diventa il “Cappello dell’umiltà”. Sulla sua superficie, linee di pieni e di vuoti, delineano la traccia ed il contorno di una croce e di un sole: la prima richiama il “Lignum vitae”, opera ascetica del Santo che aveva l’obiettivo di imprimere nella mente dei cristiani che Cristo è l’origine, la passione, la vita; il secondo da un lato rappresenta l’energia e la forza della virtù cristiana dell’umiltà, dall’altro richiama il IV cielo del “Sole”, dove Dante pone gli Spiriti Sapienti e tra essi San Bonaventura.

Le motivazioni che la Fondazione San Bonaventura ha dedicato a Bray sono tra le tante, ma prima fra tutte “per l’impegno incessante per la cultura considerata anche strumento per promuovere nuovi modelli di partecipazione e democrazia e per valorizzare la cooperazione internazionale come strumento di dialogo e di pace; per la costante opera al fine di favorire lo sviluppo di una idea nuova nelle politiche culturali insistendo sulla necessità di “ripartire dalla cultura”; nella dedica è poi citato l’impegno che l’allora ministro profuse per il sito archeologico di Pompei quale segno di rinascita per il Paese-Italia; così come per l’azione di sensibilizzazione cresciuta intorno alla Reggia borbonica di Carditello.

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