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L’incanto del Natale nel criptoportico romano di Alife. Presepe vivente in replica il 27 dicembre e 5 gennaio

Il presepe vivente a cura dei giovani di Azione Cattolica con il patrocinio del Comune e la collaborazione di volontari della Parrocchia

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I Magi d’Oriente, guidati dalla stella, sono la guida per il visitatore che scende e si addentra nel criptoportico romano di Alife per partecipare al presepe vivente; sono loro ad accompagnare nella Storia di Gesù e a narrare i fatti di quei mesi: l’annuncio dell’Angelo a Maria; le parole pronunciate a Giuseppe in sogno; l’incontro dei magi con Erode e poi i fatti alla Grotta di Betlemme.

Buona la prima andata in scena domenica 18 dicembre con turni ininterrotti di visitatori, in attesa delle repliche del 27 e del 5 gennaio dalle 17.00 alle 20.00. Protagonisti sono i giovani dell’Azione Cattolica della Parrocchia Santa Maria Assunta che hanno pensato e curato l’organizzazione del Presepe con l’aiuto di collaboratori che hanno supportato e reso possibile l’intero lavoro e il patrocinio del Comune. Testi, musica, effetti di ombre e di luci sono parte integrante di questa esperienza che per 15 minuti fa immergere il visitatore in una dimensione storicamente lontana, ma viva oggi per la bellezza e l’attualità del messaggio: Dio entra nella Storia; lo ha fatto per mezzo del Figlio Gesù che ancora parla ad ogni uomo e con lui cerca ogni giorno un incontro, uno spazio di cuore dove restare.

Perché un presepe vivente? Per ricordare e per condividere; non una messa in scena come tante ma un vero e proprio “azzardo” teatrale: sì, perchè tale è la rappresentazione della venuta del Figlio di Dio; una bella responsabilità e molto di più di una parte recitata, assunta come impegno a narrare il più grande evento della storia della salvezza. Ci pensano i giovani a farlo e a mettere in campo creatività, tempo, idee perché anche questo Natale non sia solo luci e jingle ma un messaggio “essenziale” e povero tanto quanto potente e unico. A ricordarlo gioca un ruolo importante la scenografia del luogo, nuda, ritmicamente ripetitiva, giochi di prospettive generate dall’architettura dell’antico monumento romano per lasciar prevalere ciò che accade. Scelta ideale per tenere “raccolte” le scene e mostrare il criptoportico concesso molto raramente alla visione (notizie sul criptoportico).

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