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Il Concerto dei Cori parrocchiali a Sepicciano. Nel canto la preghiera e la condivisione della fede. Foto e Video

Riprende la tradizione del Concerto natalizio delle corali parrocchiali della Diocesi di Alife-Caiazzo. Il 27 dicembre la parrocchia di Sepicciano ha ospitato la manifestazione

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Il coro di San Michele (Alife)

Cosa cambia tra un concerto natalizio e un concerto (natalizio) di cori parrocchiali? È la premessa all’intero lavoro a fare la differenza; non siamo sul piano delle competenze canore e musicali (che comunque non mancano), ma su quello del motivo per cui un gruppo di dieci o venticinque elementi si mette insieme per cantare: accompagnare la preghiera, partecipare con il celebrante (il parroco) alla funzione liturgica perché sia favorito il coinvolgimento di tutta l’assemblea. Il concerto, di cui eventualmente si rende protagonista un coro parrocchiale in un contesto festoso e ricreativo, non perde perciò il motivo portante e la preghiera diventa “condivisione” anche in questo caso.

Poche sere fa, nella parrocchia di San Marcello e San Michele a Sepicciano (Piedimonte Matese) si sono ritrovate sette corali parrocchiali della Diocesi di Alife-Caiazzo, riprendendo (speriamo nella continuità) una tradizione trentennale interrotta poco prima del Covid (era organizzata a Castello del Matese); è stato bello ritrovare e rivedere un impegno che non finisce ma si rinnova e si rigenera nel coinvolgimento di nuove generazioni che si inseriscono in parrocchia per impegnarsi non perché semplicemente ‘chiamati’ a rafforzare le fila, ma coinvolte nel progetto di essere famiglia e in un processo formativo che crea motivazioni e il desiderio di restare, in cui ciascuno sente la responsabilità di essere importante per altri e voce del Vangelo. E spesso la formazione è in quel canto, nelle parole pronunciate mai con automatismo, ma ripetute, provate, interrotte e riprovate diventano “motivo” di preghiera anche fuori dalle celebrazioni e dunque nella vita. Poi c’è la testimonianza di chi da anni si impegna, ha cura del gruppo e con passione e sacrificio mette insieme voci e suoni generando armonia, bellezza: tutto concorre a fare di un coro una singolare esperienza di comunità. In apertura della serata, il parroco don Emilio Meola ha voluto sottolineare il valore spirituale dell’evento più che la performance artistica: “per questo motivo abbiamo lasciato in mezzo a noi la presenza di Gesù Eucarestia, perché siamo qui per pregare (…) Grazie per aver risposto al nostro invito”.

A Sepicciano c’era il coro di San Michele (Alife) che ha sorpreso i presenti portando l’esecuzione (mai semplice) di gospel eseguiti “a cappella”, un gruppo rinnovato per la presenza di nuove voci anche adulte; le tre corali di Piedimonte (delle parrocchie Ave Gratia Plena, Santa Maria Maggiore, San Marcello e San Michele) nelle cui esecuzioni si fa notare l’esperienza, l’unione del gruppo e le competenze musicali dei Musicisti che ne curano la formazione, e la serietà dell’impegno collettivo. Poi il coro di Santa Croce in Raviscanina, uno dei centri del Matese dove l’arte e la passione musicale appartiene a numerose famiglie dedite allo studio della Musica; in questo caso, siamo ancora davanti ad un’esperienza di servizio per la comunità che non si interrompe nonostante la vita e il lavoro durante tutto l’anno portino in tanti fuori dal paese; la corale di Santa Caterina Vergine e Martire di San Potito Sannitico: bella esperienza intergenerazionale in cui adulti e adolescenti condividono e si supportano per un risultato che è armonia e gioia nel canto; in loro semplicità e punte di sonorità ben compensate. La presenza più vivace è stata senza dubbio quella dei Cooperatori salesiani: i giovani di un tempo ormai cresciuti, quelli di oggi e tanti bambini hanno messo insieme competenze, spontaneità, entusiasmo ma anche preparazione. Ogni esecuzione ha donato ai presenti il senso del Natale: non “magia” come sostengono molte réclame e slogan in questi tempo di feste, ma la certezza e la verità di un messaggio: Dio, sceglie la forma umana e invia suo Figlio per farsi vicino all’Umanità; e dall’uomo, per questo dono, sale la lode e la festa verso il Cielo attraverso il canto.
Al termine i ringraziamenti da parte della corale di Sepicciano – attraverso la voce di Chiara Franco – che ha organizzato e coordinato la serata, curando il pre-concerto, fase altrettanto delicata e di valore dal punto di vista delle relazioni, dei contatti, delle collaborazioni: un messaggio forte è stato quello “dedicato” all’isolamento di comunità  collocate alla periferia dei centri urbani che rimangono fuori dalla programmazione di eventi e manifestazioni: il borgo di Sepicciano per una sera è stato protagonista a Piedimonte e al centro di una iniziativa ecclesiale che ha superato i confini delle parrocchie cittadine.

Nel video di Fernando Occhibove alcuni momento del Concerto

 

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