Saranno celebrate domani, giovedì 5 gennaio, le esequie di papa Benedetto XVI, mentre continua l’afflusso di pellegrini e fedeli, più di 130mila in due giorni, giunti a Roma per rendere l’ultimo omaggio al Pontefice Emerito, segno di un affetto profondo nei confronti dell’uomo che ha servito e protetto la Chiesa in maniera salda e discreta. Il rito funebre sarà presieduto da Papa Francesco accompagnato nella celebrazione dal cardinale decano Giovan Battista Re, oltre 120 cardinali, oltre 400 vescovi e 4mila sacerdoti dalle 9.30 sul sagrato della Basilica di San Pietro, numeri considerevoli che riflettono la grandezza d’animo e di spirito di papa Ratzinger. I diversi momenti del rito saranno trasmessi in diretta Tv in mondovisione.

Numerosi i rappresentanti dei vertici istituzionali di livello internazionale, delegazioni ufficiali dalla Germania e dall’Italia e esponenti ecumenici attesi per i funerali del Papa Emerito: i metropoliti Emmanuel di Calcedonia e Policarpo d’Italia, per il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, e il metropolita Antony di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca; i vescovi di molte Chiese ortodosse d’Europa, America e Asia; il moderatore del Consiglio Ecumenico delle Chiese, il vescovo Heinrich Bedford-Strohm.

 Ecco come si svolgeranno le esequie
Questa sera, dopo le 19.00
e la chiusura della Basilica ai fedeli, si procederà alla chiusura della bara contenente il feretro di Benedetto XVI, nella quale saranno inserite le medaglie e le monete coniate durante il Pontificato, i pallii da arcivescovo metropolita di Monaco e di Roma, e poi il rogito, il testo che descrive in breve il pontificato di Papa Ratzinger, in un cilindro di metallo, come vuole la tradizione. Alle 8.45 di domani mattina, le spoglie verranno condotte sul sagrato, dove si reciterà il Rosario, cui seguirà la celebrazione, seguendo la liturgia adoperata nel caso di esequie di un pontefice regnante, con alcuni rimaneggiamenti, come annunciato dalla Sala Stampa della Santa Sede. Ad esempio, mancheranno le suppliche finali della Diocesi di Roma e delle Chiese Orientali e diverse saranno le letture in lingua spagnola e inglese. La prima delle cinque preghiere dei fedeli, in tedesco, sarà “per il Papa emerito Benedetto, che si è addormentato nel Signore: l’eterno Pastore lo accolga nel suo regno di luce e di pace”. Le altre saranno in francese, arabo, portoghese e italiano.
Momento importante quello dell’orazione sulle offerte, che sarà recitata dal cardinale Re e, infine, al termine della comunione, Papa Francesco, a nome di tutta la Chiesa e dei fedeli presenti, chiederà al Signore “che il tuo servo Benedetto, fedele dispensatore dei divini misteri sulla terra, possa lodare la tua misericordia nell’eterna gloria dei santi”. La funzione liturgica sarà accompagnata dai cori Cappella Sistina, diretto dal m° Marcos Pavan, dal coro guidato dal m° Jafet Ramon Ortega Trillo, all’organo il m° Josep Solé Coll.

La Messa esequiale terminerà con il rito dell’Ultima Commendatio e la Valedictio, ossia l’ultima raccomandazione e il commiato presiedute da Papa Francesco, dopodiché il feretro di Benedetto sarà riaccompagnato nella Basilica di San Pietro e da qui nelle Grotte Vaticane, dove avverrà il rito della sepoltura. Nel corso di un rito, in forma privata, verrà messa una fettuccia intorno alla bara, con sigilli del Capitolo di San Pietro, della Casa Pontificia e delle Celebrazioni liturgiche. Poi la bara di cipresso verrà posta all’interno di una bara più grande in zinco che sarà saldata e sigillata. Questa bara verrà a sua volta inserita in una cassa di legno, che sarà posta nel luogo in precedenza occupato, fino alla beatificazione, dal feretro di san Giovanni Paolo II.

Alcuni scatti dalla Basilica di San Pietro; oggi pomeriggio anche l’omaggio del Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Card. Matteo Zuppi 

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