Tutti in fila per Benedetto XVI; ininterrotto il fiume di fedeli che continua a giungere nella Basilica di San Pietro per rendere l’ultimo saluto al Papa teologo, al Papa gentile…
Numeri che hanno superato le aspettative: in due giorni sono state 135mila le presenze: dagli anziani ai bambini non manca nessuno; tra i più piccoli c’è qualcuno che porta il suo nome, per scelta dei genitori; ci sono alcuni nati durante il pontificato di Francesco ma che ugualmente sono stati condotti davanti alla sua salma; ci sono adulti che non l’hanno mai incontrato o visto e che questa volta hanno compiuto la scelta di esserci. Fedeli da tutta Italia e dall’estero che lentamente e silenziosamente procedono in San Pietro per esprimere gratitudine, a lui e a Dio per averlo donato alla Chiesa quale successore Pastore universale. Per chi non può essere a Roma, la preghiera – in qualunque angolo del mondo – resta l’impegno e il vincolo che unisce intorno a Benedetto XVI e che ne accompagna l’ingresso nella beatitudine eterna. La sua presenza risuona in questi giorni sulle pagine di giornali e in tv: tra chi ne ricorda lo stile, e chi richiama la sua teologia c’è il comune sentore che l’eredità lasciata da Joseph Ratzinger alla Chiesa si pone come fondamento per il cammino futuro dei credenti; non a caso tra le prime voci della piazza e quelle dei commenti più accreditati c’è l’auspicio affinché sia proclamato Dottore della Chiesa.
In queste ore si susseguono messe in suffragio: momenti ufficiali o informali che convocano le comunità nella preghiera. Anche le Diocesi guidate dal Vescovo Giacomo Cirulli (Teano-Calvi, Alife-Caiazzo, Sessa Aurunca) si sono date appuntamento a giovedì 5 gennaio alle 15.30 presso la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo per la Celebrazione della Santa Messa, dunque al termine dei funerali del Papa emerito. Dopo il suono delle campane che il 31 dicembre nelle tre Diocesi hanno annunciato la morte di Benedetto, nuovi rintocchi si eleveranno dalla Chiesa di Ave Gratia Plena in Piedimonte Matese in concomitanza con i funerali: la parrocchia in virtù del legame con l’Associazione italiana di campanologia risponderà all’appello lanciato a tutta l’Italia di un concerto a distesa da ogni campanile; a Piedimonte si unirà all’iniziativa anche la chiesa di San Marcello e San Michele nella frazione di Sepicciano.
È sulle esequie intanto che si concentra la maggiore attenzione: dal punto di vista organizzativo ma anche per il peso emotivo che l’evento porta con sé: per la prima volta infatti sarà un Papa a celebrare il funerale del suo predecessore. C’è attesa per le parole, per il messaggio di Francesco durante l’omelia, ma anche per il messaggio che l’intera celebrazione rappresenterà per la Chiesa e il Mondo. Nel frattempo, mentre si moltiplica in queste ore la visibilità delle pubblicazioni di Benedetto XVI viene diffusa una sua raccolta di scritti spirituali dal titolo “Dio è sempre nuovo” di cui il successore, Francesco, firma la prefazione, tratteggiando in maniera lucida e completa il ritratto del predecessore, anticipando e sintetizzando il suo pensiero su Benedetto: “con la sua parola e la sua testimonianza ci ha insegnato che con la riflessione, con il pensiero, lo studio, l’ascolto, il dialogo e soprattutto la preghiera è possibile servire la Chiesa e fare del bene a tutta l’umanità; ci ha offerto strumenti intellettuali vivi per permettere ad ogni credente di rendere ragione della propria speranza ricorrendo ad un modo di pensare e di comunicare che potesse essere inteso dai propri contemporanei. Il suo intento era costante: entrare in dialogo con tutti per cercare insieme le vie tramite le quali incontrare Dio” (Papa Francesco, tratto dalla Prefazione a “Dio è sempre nuovo”).
In foto, pellegrini dentro e fuori la Basilica di San Pietro, rendono omaggio alla Salma di Benedetto XVI