Giovanna Corsale – In tempi di rincaro dei prezzi, in particolare relativi a gas ed energia, c’è chi guarda al futuro e lo fa con ottimismo e volontà di mettere a disposizione della sua comunità e non solo le proprie risorse. Da Liberi, piccolo comune dell’Alto Casertano dove ancora si respira aria buona situato ai piedi del Monte Melito, una delle punte dei Monti Trebulani, arriva un esempio di sensibilità verso una situazione economica complessa per tutti che acquista inoltre una finalità sociale. Di fronte all’ennesimo aumento riportato sulla bolletta dell’energia elettrica, Onofrio Ragozzino, proprietario di un agriturismo della zona, sceglie la strada delle energie alternative.
“Pagare quasi 5.000 euro di corrente elettrica è davvero insopportabile!”: è la reazione di profondo disappunto che l’imprenditore liberino esterna ai microfoni del Giornale Radio Campania nel corso dell’intervista del 10 gennaio scorso, quando parla del rischio corso di chiudere per sempre la sua attività e quindi licenziare i dipendenti dell’azienda. Nel clima di malcontento generale dovuto al rialzo dei costi, Ragozzino però non demorde, optando invece per una soluzione che, oltre a garantire il prosieguo dell’attività e giovare al buon funzionamento della propria azienda agrituristica, potrà rivelarsi utile a molti. L’imprenditore casertano, in possesso di un impianto fotovoltaico ed eolico, “codificato in 30 kilowatt integrato con mini pale eoliche da 10 kilowatt cadauna“, decide di offrire una parte dell’energia prodotta a comuni ed enti interessati anche gratuitamente.
Tale progetto avanzato da Onofrio Ragozzino risponde all’idea di creare le cosiddette “comunità energetiche“, secondo il piano del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, allo scopo di incrementare le fonti energetiche rinnovabili che sono prioritarie in questo periodo in cui, dinanzi a una bolletta molto alta, c’è anche chi sceglie di arrendersi.