Giovanna Corsale – “Io sono la memoria di quello che è successo. Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la puoi usare“, così la senatrice Liliana Segre, testimone attiva della Shoah italiana, alla quale nel 2019 la Città di Caiazzo conferì la cittadinanza onoraria su proposta dell’Associazione Monte Carmignano per l’Europa. (Approfondisci qui). Sono parole caustiche, quelle pronunciate dalla Senatrice, che spingono a riflettere sulla funzione educativa che la Memoria del passato svolge sull’evoluzione dell’Umanità.
Venerdì 27 gennaio, giorno scelto per la commemorazione delle vittime dell’Olocausto, presso la sede dell’Associazione Storica del Caiatino in piazza Stefano Menicillo a Caiazzo, dalle 17.30, si parlerà de I bombardamenti alleati sulla linea Gustav, che rappresentava principale linea difensiva tedesca sul fronte dell’Italia meridionale, e si estendeva dalla foce del fiume Garigliano, da sempre confine naturale tra sud e centro Italia sul versante tirrenico, alla città di Ortona, sull’Adriatico, e aveva come fulcro Cassino. Ad approfondire l’argomento con i presenti sarà Gianni Cerchia, docente ordinario di Storia contemporanea presso l’Università del Molise, la cui riflessione darà vita al dibattito introdotto dai saluti del sindaco di Caiazzo, Stefano Giaquinto, e da Ilaria Cervo, presidente dell’Associazione Storica del Caiatino.
La città di Caiazzo continua a “coltivare la memoria”, a non rimanere indifferente verso i crimini nazifascisti, essendo stata toccata da vicino dall’odio razziale il 13 ottobre del 1943, quando in località Monte Carmignano 22 civili innocenti furono ingiustamente trucidati. Poco tempo dopo, il 27 gennaio del 1944, la città di Caiazzo fu distrutta dal bombardamento di alcuni aerei americani avvenuto per errore, che causò la morte di 20 civili. Le date di queste terribili mattanze restano scolpite negli annali della storia caiatina, ma sempre più presente nella memoria collettiva.