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Campania. Via alle domande per aiuti alle aziende agricole colpite dalla crisi energetica

Il bando si riferisce alla Misura 22 del Programma di sviluppo rurale 2014-2022 che stanzia 23,3 milioni di euro di aiuti forfettari destinati alle imprese agricole danneggiate dalla crisi energetica data dall'aumento dei carburanti scaturito dal conflitto tra Russia e Ucraina

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A risentire della crisi energetica legata all’aumento dei costi di gas e luce dovuto al conflitto tra Russia e Ucraina anche il settore dell’agricoltura, in cui numerose sono le aziende che dai rincari hanno subito danni anche piuttosto consistenti. La Confederazione Agricoltori Italiani Campania rende nota l’approvazione di un bando per lo stanziamento di 23,3 milioni di euro di aiuti forfettari da parte dalla Direzione Generale per le Politiche Agricole della Regione Campania alle imprese agricole che hanno speso di più per l’acquisto di carburante agricolo agevolato nel 2022.

Comunicato stampa – La Cia Agricoltori Italiani Campania rende noto che la Direzione Generale per le Politiche Agricole della Regione Campania, ricevuto il via libera della Commissione Ue, ha approvato il bando della Misura 22 del Programma di sviluppo rurale 2014-2022 che stanzia 23,3 milioni di euro di aiuti forfettari destinati alle imprese agricole danneggiate dalla crisi energetica data dall’aumento dei carburanti scaturito dal conflitto tra Russia e Ucraina. Il bando è stato approvato con il Decreto Dirigenziale Regionale n.31 del 30 gennaio 2023. Il termine ultimo per il rilascio della domanda di sostegno sul portale Sian è fissato alle ore 16:00 del 21 febbraio 2023, in considerazione dell’obbligo regolamentare di approvare le domande entro il 31 marzo 2023.

Il criterio di assegnazione dell’aiuto – come noto – attribuisce via via più denaro alle aziende agricole che hanno speso di più per l’acquisto di carburante agricolo agevolato, sulla base delle risultanze del registro Utenti Motori Agricoli della Regione Campania. “Come Cia Agricoltori Italiani siamo stati i primi a proporre l’attivazione della misura 22 – ricorda Mario Grasso, direttore generale dell’organizzazione – una volta che l’Unione europea il 23 marzo 2022 provvide a adottare il quadro temporaneo di crisi per la guerra tra Russia e Ucraina con il quale viene aumentata la flessibilità dei Psr e le possibilità di sostegno per le imprese colpite dall’aumento dei costi dell’energia entro un utilizzo del 2% dei fondi originariamente destinato allo sviluppo.” In particolare, l’importo forfettario erogabile a ciascun beneficiario sarà riconosciuto considerando il volume assegnato di gasolio agricolo agevolato per il 2022 come ben illustrato dalla tabella sottostante. Tale volume è considerato un indicatore del fabbisogno energetico e quindi dell’aggravamento dei costi aziendali dipendenti dalla crisi bellica.

Fonte Regione Campania

“Tale risultato – afferma ancora Mario Grasso – è stato anche il frutto di un confronto con la Commissione Europea, che inizialmente era invece propensa a spalmare le risorse attingibili dal Psr 2014-2022 su tutte le altre misure esistenti, ma in tal caso sarebbe venuto meno l’aiuto verso le imprese agricole più esposte alla crisi”. Se il richiedente al momento della domanda di sostegno – per la quale può rivolgersi ad un Centro di Assistenza Agricola Cia Agricoltori Italiani – è già beneficiario di una concessione nell’ambito di altri strumenti di sostegno nazionali o unionali per rispondere all’impatto dell’invasione russa dell’Ucraina rilevabili dal Registro Nazionale Aiuti di Stato (Rna), sarà verificato che la concessione registrata sommata alle provvidenze delle Misura 22 non superi il massimale per impresa agricola previsto dal “Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina” (Qt Ucraina) vigente al momento dell’emanazione del bando. Nel caso si dovesse superare tale limite in istruttoria il contributo della Misura 22 sarà riproporzionato per ricondurlo entro il massimale previsto dal Quadro temporaneo in vigore all’emanazione del presente bando fino al rifiuto del sostegno. “Si tratta di un aiuto concreto – conclude il direttore di Cia Campania – che sappiamo bene non aiuta tutti e che avrebbe dovuto essere più esteso, ma con le risorse disponibili, forse, oggettivamente non si poteva fare di più.”

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