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Siria / Turchia. Voci dal terremoto, come aiutare

Il violento terremoto che ha sconvolto le popolazioni di Siria e Turchia ha immediatamente allertato la macchina dei soccorsi a livello internazionale e diverse le iniziative di solidarietà alle quali ognuno può dare il proprio contributo

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Giovanna Corsale – Sono oltre 5mila, fino ad ora, le vittime accertate del violento terremoto che alle ore 2.17 in Italia (le 4.17 in Turchia) lunedì 6 febbraio si è abbattuto sulla Turchia meridionale e la Siria settentrionale: magnitudo 7.9, un evento catastrofico senza precedenti che getta nello sconforto se si considera la fragilità di una terra già martoriata da annose guerre intestine. L’immane disastro causato dal sisma ha immediatamente attivato un meccanismo di allerta e solidarietà a livello internazionale, per supportare le autorità di quei luoghi nelle operazioni di ricerca e i popoli colpiti dall’inaudita tragedia, mediante iniziative di vario genere, in primo luogo dalle onlus e dalle comunità religiose che in quelle zone si spendono da sempre per una “ricostruzione” che fa fatica a realizzarsi.

(Foto: ANSA/Sir)

Protezione Nazionale e Vigili del Fuoco 
L’Italia ha immediatamente garantito il proprio aiuto, in modo particolare grazie al Servizio nazionale di Protezione Civile, pronto nel prestare soccorso alle autorità locali nelle attività di ricerca e soccorso. Nello specifico, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha messo a disposizione il modulo USAR Medium (Urban Search And Rescue – ricerca e soccorso in ambito urbano), composto da 57 operatori, di cui 11 medici appartenenti ai Servizi sanitari regionali di Lazio e Toscana, e 12 tonnellate di attrezzature, che nelle prossime ore partirà per la Turchia con un team di 6 persone del Dipartimento della Protezione Civile.

Medici senza frontiere
Immediato il sostegno delle équipe di Medici senza frontiere sin dalle prime ore successive al sisma, nelle regioni del sud-est della Turchia e del nord-ovest della Siria, territori. Kit di emergenza e personale medico in sostegno delle équipe già presenti e operativi in queste zone sono stati messi a disposizione dalla Onlus, oltre e coperte e prodotti di prima necessità per le persone sfollate, che hanno visto le loro abitazioni sgretolarsi in seguito alle ripetute scosse.

Custodia di Terra Santa del Sud Italia
Il Commissariato Generale di Terra Santa del Sud Italia, referente territoriale della Custodia in Campania, Puglia, Calabria e Abruzzo ha promosso una campagna di raccolta fondi per sostenere le popolazioni siriane. “Noi qui abbiamo accolto la gente in chiesa, fino al mattino, poi abbiamo celebrato la messa ed aperto la sala per accogliere la gente e dare a tutti un po’ da mangiare; la nostra cucina di beneficenza, che di solito offre 1.200 pasti al giorno per i poveri, oggi si attiverà al massimo per aiutare tutti coloro che sono rimasti senza casa  e non potranno mangiare”: a riferirlo è il parroco francescano della parrocchia latina di Aleppo Fr. Bahjat Karakach, ofm. La presenza dei frati francescani in Siria ha prodotto negli anni opere significative (dal 2016 a oggi sono state circa 1.700 le case riparate), ma diversi anche i progetti in cantiere e ora purtroppo interrotti dal terremoto, come quello che “puntava a coprire i costi di riparazione delle case danneggiate”.
Per sostenere l’opera dei francescani e dei loro volontari è possibile effettuare una donazione sul conto corrente postale intestato al Commissariato di Terra Santa ccp 19910801 con la causale Emergenza Siria o donare on line sul sito ufficiale al link  www.francescaniterrasanta.org/all-causes/emergenza-siria. Tutte le donazioni per l’Emergenza Siria saranno interamente trasferite ai frati di Aleppo. Info e contatti: Commissariato Generale di Terra Santa – Sud Italia Via Capodimonte 24 – 80131 Napoli, raccoltafonditerrasanta@gmail.com   –   www.francescaniterrasanta.org. Tel. 081 7415257 – Whatsapp. +39 3715786076.

Commissariato Generale di Terra Santa

Conferenza Episcopale Italiana e Caritas nazionale
L’emergenza terremoto in Turchia e Siria ha spinto i Vescovi italiani a destinare 500mila euro dai fondi dell’otto per mille alla Chiesa Cattolica alle popolazioni vittime del disastro. Mentre ci stringiamo a quanti sono stati colpiti da questa calamità, auspichiamo che la macchina della solidarietà internazionale si metta subito in moto per garantire una rapida ricostruzione”, afferma il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI. Chi volesse, inoltre, dare il proprio contributo alla Caritas italiana per far fronte a questa emergenza può utilizzare il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario specificando nella causale “Terremoto Turchia-Siria 2023” tramite:
Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111; Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474; Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013; UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U020 0805 2060 0001 1063 119.

 

 

 

 

 

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