L’acqua, la grande protagonista a Piedimonte Matese: risorsa naturale e ricchezza economica nel passato; oggi il Comune candida questo bene prezioso e gli spazi urbani ad essa strettamente connessi ad una nuova fase vitale: da giovedì 16 febbraio infatti è reso noto il bando per accogliere proposte di Recupero e riqualificazione architettonica degli ambienti delle Vie dell’Acqua Torano e Maretto per un costo stimato di circa 3milioni di euro (link).
Tra gli obiettivi dell’Amministrazione guidata dal sindaco Vittorio Civitillo, fin dall’inizio vi è stato quello di individuare strategie per rendere sostenibile e vivibile la città; decongestionare il traffico e riqualificare alcuni passaggi pedonali sono state le prime azioni (seppur divisive tra la popolazione e i gruppi politici cittadini): piccoli tasselli che vanno ad implementare un più corposo progetto come quello in vista, le Vie dell’Acqua, appunto: tre percorsi urbani corrispondenti ai rami fluviali del Torano e del Maretto (le sorgenti che attraversano la Città, affluenti del Volturno) che riportino il segno e la memoria della presenza dell’acqua, consentendone una nuova percezione e caratterizzazione dei luoghi, creando legami tra gli spazi esistenti (oggi slegati tra loro) e renderli vivibili e piacevoli ai cittadini e ai visitatori.
Ad occuparsene è il Settore Lavori e Servizi Pubblici e Ambiente del Comune, affidato all’arch. Cristina Volpe con il ruolo di Responsabile Unico del Procedimento, coadiuvata dal vice Arch. Lorenzo Codone. “Si discute tanto e a vari livelli delle possibilità offerte dal PNRR. Alle amministrazioni territoriali viene chiesto uno sforzo importante nella programmazione e attuazione degli interventi, per un corretto ed attento utilizzo delle rilevanti risorse messe in campo negli ultimi anni nell’ambito delle politiche di coesione. Risorse consistenti dal momento che il PNRR si aggiunge all’avvio della programmazione 2023-2027 sia dei Fondi Europei sia del Fondo sviluppo e coesione nazionale”, spiegano dall’Ufficio in questione.
Per favorire un migliore utilizzo delle opportunità di investimento disponibili è stato istituito l’Agenzia per la coesione territoriale ha istituito il “Fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale” a cui partecipa anche il Comune di Piedimonte insieme ad altri 4800 enti beneficiari con il compito di promuovere bandi per concorsi di idee o di progettazione rivolti a professionisti; il risultato di tale iniziativa è la creazione di un “parco progetti” (transizione verde, occupazione, sviluppo turistico territoriale, cura della salute, ed altri) a cui attingere per candidarsi nell’ambito delle opportunità offerte dai diversi strumenti finanziari. Previsti premi di partecipazione per i cinque professionisti che partecipando al bando (in forma singola o associata) riceveranno il punteggio maggiore al loro progetto. Da giovedì è online la documentazione necessaria da cui si evincono i dati utili e soprattutto le fasi e i tempi concorsuali: dal 5 marzo al 6 aprile sarà possibile caricare il progetto che durante tutto il tempo della presa in esame e valutazione resterà anonimo; entro il 6 luglio avverrà la pubblicazione definitiva della graduatoria (clicca per i dettagli).
I percorsi. Sono dunque tre i percorsi delle Acque da rivalutare a fronte dell’attuale condizione e aspetto estetico (fattori che senza dubbio pesano sull’immagine della città): il tratto blu che dal Ponte dell’Epitaffio arriva alla Sorgente del Maretto, caratterizzato da un canale in materiale cementizio, sormontato da alcuni ponti.
Il percorso rosso è quello che riprende nel tracciato l’antico deflusso delle acque del Rivo e del Torano (provenienti dalla Valle dell’inferno e dalla sorgente del Torano stesso) fino a piazza del Carmine; oggi è un canale coperto con struttura carrabile. Il tratto è definito da Piazza Carmine a Piazza De Benedictis (dove ha sede la Casa Comunale). Il terzo è il tratto verde che conduce da Piazza De Benedictis alla piazzetta antistante l’ingresso dell’Acquedotto Campano (via Sorgente). “Questa area di interesse, in continuità fisica con il tratto rosso”, spiega l’arch. Volpe, “è caratterizzata dall’articolato tessuto storico della città, con le sue varie diramazioni determinanti per il raggiungimento di luoghi peculiari da riqualificare”, un’affermazione che chiama in causa la molteplicità degli obiettivi che il progetto intende raggiungere nel caso si concretizzasse l’idea e il finanziamento: privilegiare la vocazione dei territori, individuare soluzioni compatibili con gli strumenti urbanistici vigenti, attuare azioni di recupero e valorizzazione del patrimonio esistente limitando il consumo di suolo.