Giovanna Corsale – “Siamo nel processo che è già cominciato e non comincia oggi”: con queste parole mons. Giacomo Cirulli rivolge il suo saluto al clero, ai religiosi, ai collaboratori di Curia e ai fedeli laici convocati questa mattina presso la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo di Sessa Aurunca dopo l’annuncio della sua nomina a Vescovo della diocesi di Sessa. A Teano-Calvi e Alife-Caiazzo, dunque, ai unisce da oggi la comunità diocesana di Sessa Aurunca, il compimento del progetto di unificazione avviato circa sette anni fa dai Vescovi allora alla guida delle tre Diocesi dell’Alto Casertano: mons. Valentino Di Cerbo (Alife-Caiazzo); mons. Arturo Aiello (Teano-Calvi) e mons. Orazio Francesco Piazza (Sessa Aurunca). “È giusto che li ringrazi adesso, per aver avuto coraggio e idee precise e chiare, non senza dover affrontare difficoltà, riuscendo a mettere in pratica il possibile”. Tutto parte da qui, dal lavoro iniziato dai suoi predecessori, il cui primo segnale è stata la creazione del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano, frutto di “questo coraggioso atteggiamento e che funziona da sei anni…”.
Con la nomina di oggi si consolida in termini di consapevolezza e impegno la missione alla quale mons. Cirulli è stato chiamato, ossia continuare sulla strada spianata dai Pastori che lo hanno preceduto e ricevere in affidamento la cura delle tre Chiese locali, “un compito che è nostro dovere”, cioè “annunciare, celebrare e testimoniare il Vangelo”. Non manca il richiamo al suo arrivo a Teano nel 2017 e a quelle parole pronunciate dall’allora Nunzio apostolico in Italia Adriano Bernardini (che lo convocava per la nomina di Vescovo) che per mons. Giacomo sono state una vera e propria consegna: “Continui sulla stessa strada di chi lo ha preceduto e lavorato per le Diocesi che devono camminare insieme”; da qui tutto ha avuto inizio, “ma il processo è in corso”.
Il Vescovo Cirulli accoglie così l’esortazione di Papa Francesco e il caloroso invito ad andare avanti che l’attuale nunzio apostolico in Italia mons. Emil Paul Tscherrig gli ha rivolto più volte, si dice disposto a “fare tutto quello che è nelle mie possibilità” con il solo obiettivo di “creare qualcosa di bello e di nuovo, attraverso l’annuncio del Vangelo in un mondo che ha tremendamente bisogno di Gesù”. Una famiglia che cresce, quella affidata al vescovo Giacomo, composta da persone e luoghi con caratteristiche differenti, storie, culture e tradizioni peculiari che sono l’espressione di territori interessanti e generosi. “Io una cosa vi assicuro che cercherò, come sto facendo, di rispettare le identità storiche, culturali ed ecclesiali delle diocesi che il Signore mi ha affidato”. Infine, l’appello di mons. Cirulli agli amministratori civili, ai quali chiede collaborazione perché si possa realizzare il disegno di “salvezza del nostro popolo e dell’umanità” e dal momento che “nel lavorare insieme e nell’avere gli stessi obiettivi risiede la rinascita”.
In chiusura, gli auguri al Vescovo da parte di don Roberto Guttoriello, vicario generale della Diocesi di Sessa Aurunca esprimendo a nome dell’intera comunità diocesana massima collaborazione e la piena adesione al progetto: “C’è una possibilità che ci viene offerta e dobbiamo cogliere come uomini di fede; è un progetto che nella fede avrà delle evoluzioni molto importanti”.