“Tra di voi vi sono esempi di chi ha compreso la difficoltà di altre persone e se ne è fatto carico per aiutarle: coetanei, compagni di scuola, persone anziane. Vi sono esempi di chi ha affrontato le proprie difficoltà con coraggio e determinazione, facendone anche occasione di incontro con gli altri; vi sono esempi di chi ha messo in pratica, in condizioni di emergenza, azioni di soccorso sanitario; di chi durante la pandemia, nella grande emergenza che c’era, è intervenuto a sostegno di chi ne aveva bisogno, dove le strutture pubbliche non potevano materialmente arrivare; vi sono, tra di voi, ragazze e ragazzi che hanno proseguito poi quest’azione nell’impegno di soccorso sanitario anche dopo l’emergenza; vi sono, tra di voi, esempi di chi ha preso a cura il territorio; di chi si preoccupa dell’ambiente; di chi diffonde messaggi di solidarietà. Sono tanti esempi e non esauriscono la gamma degli impegni e delle azioni che avete svolto”. È il tributo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai giovani Alfieri della Repubblica per i quali ieri mattina (24 febbraio) si è tenuta al Quirinale la cerimonia di consegna degli Attestati d’onore conferiti nell’anno 2022.
Tra i giovanissimi d’Italia (“giovani minorenni che, per comportamento o attitudini, rappresentano un modello di buon cittadino”, nota della Presidenza della Repubblica) anche una sorridente Josephine Riccio di San Potito Sannitico (CE), alunna dell’Istituto De Franchis di Piedimonte Matese; è stata la sua Scuola, con il supporto della famiglia, a candidarla a questo importante riconoscimento. Sorridente e fiera accanto al Presidente Mattarella; pochi secondi per stare uno accanto all’altra e dirsi reciprocamente ‘grazie’. Abbiamo raccontato la sua storia su Clarus (leggi qui).
“Io ve ne ringrazio molto”, ha sottolineato il Capo dello Stato: “So bene che questa occasione non vi farà inorgoglire, che resterete uguali a quel che siete e che sarete sempre semplici, che avrete sempre la convinzione, che vi ha animato, che quel che avete fatto è normale, perché rientra nei buoni criteri di convivenza in una comunità, anche quando questo ha richiesto alcuni gesti di coraggio in condizioni difficili e pericolose”. “È molto importante sottolineare tutto questo, e voi ne date l’occasione. Ripeto: voi come tanti altri, ragazze e ragazzi che in giro per l’Italia fanno lo stesso. Perché l’ambito internazionale non è un ambito separato da quello nazionale, da quello interno ai singoli Paesi: c’è una grande, reciproca, influenza tra come si vive dentro le comunità nazionali e come si vive nella comunità internazionale”.
Le motivazioni ufficiali del Quirinale su Josephine:
La sedicenne Josephine Riccio, residente a San Potito Sannitico (CE) è stata nominata Alfiere della Repubblica per la quotidiana testimonianza del valore irrinunciabile e positivo delle diversità. La sua tenacia è un esempio offerto a tutti per contrastare pregiudizi ed emarginazione. Colpiscono la tenacia e la forza d’animo con cui Josephine, quotidianamente, reagisce alle difficoltà provocate da una malattia invalidante che la costringe sulla sedia a rotelle. La sua condizione non le impedisce di essere una studentessa brillante: attenta e concentrata durante le lezioni, sempre disponibile con insegnanti e compagni di classe ai quali cerca di trasmettere fiducia, speranza e buonumore. Ha scritto poesie sulla parità di genere, esprimendo le emozioni di giovane donna combattiva e forte. Josephine è anche una cittadina “attiva”, impegnata sui temi della legalità, che con passione partecipa a iniziative nel suo territorio. Il suo esempio infonde coraggio e contribuisce a comprendere il valore positivo delle differenze.