Home Arte e Cultura Enrico Caruso. Piedimonte Matese, l’omaggio al tenore dalla sua città di origine

Enrico Caruso. Piedimonte Matese, l’omaggio al tenore dalla sua città di origine

Presso la Sala Consiliare del Comune di Piedimonte Matese un convegno dedicato al tenore campano, a 150 anni dalla sua nascita, e il contributo degli alunni del Liceo Musicale "Galileo Galilei"

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Giovanna Corsale – Si è tenuto sabato 24 febbraio, presso la Sala Consiliare del Comune di Piedimonte Matese, un evento dedicato ad Enrico Caruso organizzato dall’Amministrazione piedimontese in sinergia con l’Associazione culturale artistico musicale “Enrico Caruso APS” di Casagiove, direttore artistico la maestra Cira Di Gennaro. Al Convegno, dal titolo del Convegno Enrico Caruso… storia, aneddoti, curiosità di una voce leggendaria. Il rapporto con le nuove generazioni, hanno partecipato giornalisti, studiosi, critici musicali, ognuno dei quali ha condiviso aspetti di uno dei più carismatici e celebri tenori del mondo, orgoglio di Piedimonte, città che ha dato i natali ai genitori di Enrico Caruso, e della Campania.

Membri del parterre il sindaco di Piedimonte, Vittorio Civitillo, Bernarda De Girolamo, dirigente scolastica del Liceo matesino nonché vice sindaco, l’assessore alla cultura Loredana Cerrone, il presidente del Consiglio comunale, Fabio Civitillo, dirigenti scolastici degli istituti del territorio e il presidente della Pro Loco Vallata. Ad arricchire la celebrazione dei 150 anni dalla nascita del tenore è stata la presenza degli alunni Liceo Musicale “Galileo Galilei” di Piedimonte, dalla classe I alla V, accompagnati dai loro insegnanti e dal direttore del Dipartimento, il prof. Giovanni Covelli. In particolare, Thomas Corelli, di classe III, ha proposto un’aria antica, mentre Nicholas Porto, di classe V, si è esibito alla chitarra in Caruso, famoso brano di Lucio Dalla, entrambi alunni della prof.ssa di Canto Clementina De Simone, accompagnati al pianoforte dal prof. di Analisi e Composizione, Giancarlo Torone.

Nel corso della manifestazione, in collegamento da Casa Caruso il pronipote del tenore, il quale ha portato il suo saluto ai partecipanti preannunciando la sua prossima visita a Piedimonte, città dove Enrico fu concepito (in via Sorgente) e che presto ospiterà iniziative ed eventi che culmineranno nella creazione di un museo dedicato al tenore e ai vicoletti del centro storico dove tutto è cominciato. Al termine, un accattivante momento animato da Annaluce Della Vecchia, alunna di quinta, la quale ha raccontato alcuni aneddoti di vita e storiografici relativi a Caruso, preparata dal docente di Storia della Musica, Giuseppe Monetti.

Enrico Caruso, ad oggi, rappresenta un esempio di virtù e impegno assiduo a migliorarsi sempre più, sfruttando al massimo le proprie doti. È per questo che egli può essere considerato un esempio per i giovani, quello di un uomo partito dal basso e arrivato al massimo della popolarità grazie alla propria tenacia. Ecco perché manifestazioni come quella di cui abbiamo parlato devono fungere da stimolo per celebrare e incrementare la conoscenza di un talento di cui la terra matesina va fiera.

 

 

 

 

 

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