Alla cerimonia presenti i primi cittadini di Piana, Caiazzo e Castel Campagnano, rispettivamente Stefano Lombardi, Stefano Giaquinto e Gennaro Marcucci; diversi rappresentanti dell’Amministrazione caiatina e delle autorità militari; il parroco di Caiazzo, don Antonio Di Lorenzo, insegnanti e amici che hanno avuto modo di conoscere e seguire il breve percorso di vita di Disparo. Nonostante la sua giovanissima età, Antonio, in arte Disparo, è un esempio di tenacia dimostrata nell’affrontare la disabilità, ma senza mai negare un sorriso a nessuno.
A Caiazzo una panchina inclusiva in memoria di Antonio “Disparo”
La panchina inclusiva è stata donata alla città di Caiazzo dalla Fondazione Disparo, nel giorno in cui il giovane Disparo avrebbe festeggiato il suo compleanno. Altre panchine inclusive saranno presto installate anche nei comuni di Piana di Monte Verna e Castel Campagnano
Nel giorno in cui Antonio Pompeo Morrone, per tutti Disparo, avrebbe festeggiato il suo compleanno a Caiazzo in memoria del giovane scomparso prematuramente è stata inaugurata una panchina inclusiva. Antonio, originario di Piana di Monte Verna, ha lasciato questa terra dopo aver combattuto con coraggio una terribile malattia nel pieno dell’adolescenza, quando i sogni e le speranze rappresentano il pane quotidiano, quando il mondo viene percepito solo a colori, proprio lui che tanto amava disegnare… E oggi quei colori sono impressi sulla panchina a lui dedicata, che è stata donata alla città di Caiazzo dalla Fondazione Disparo, nata per volontà della stessa famiglia del ragazzo.
Quella inaugurata ieri, tuttavia, è solo la prima di una serie di panchine che presto saranno installate sia a Piana di Monte Verna che a Castel Campagnano, come segni del legame profondo che tiene unite le comunità e l’esempio di coraggio che una piccola creatura come Disparo ha saputo trasmettere.