La Diocesi di Alife-Caiazzo domani, 14 marzo, celebrerà la Giornata pro Episcopo, momento che una Chiesa locale riserva alla particolare preghiera per il Vescovo affidandone il ministero a Dio e chiedendo per lui la forza e il vigore necessari ad accompagnare il cammino della Diocesi nella Storia. Nel caso della Comunità di Alife-Caiazzo l’appuntamento cade in occasione del II anniversario dell’ingresso di Mons. Giacomo Cirulli e l’inizio del suo ministero pastorale (Papa Francesco lo designava a tale sede il 26 febbraio 2021). Tale Giornata avrà il suo momento più intenso nella Messa che il Vescovo presiederà nella Cattedrale di Alife alle 18.30 a cui parteciperanno sacerdoti, diaconi, religiosi, Associazioni e Movimenti diocesani e una rappresentanza di fedeli provenienti dalle diverse parrocchie del territorio.
L’arrivo di Mons. Cirulli in Alife-Caiazzo avveniva nel marzo 2021, a distanza di un anno dal dilagare della pandemia di Covid19 che ha visto milioni di morti in tutto il Pianeta; bruscamente il mondo aveva fatto i conti con il buio piombato su ogni cielo, ad ogni latitudine per l’interruzione di servizi e attività sociali di ogni tipo, con il freno al mondo del lavoro e alla produzione; e così la Chiesa, luogo di formazione, relazione, incontro, riti e preghiere perdeva improvvisamente il suo stile identitario, quello di comunità. Ma non perdeva la comunione, che come dimensione spirituale ha continuato a tenere uniti i credenti, ad essere curata attreverso forme di diversa comunicazione, e soprattutto come dimensione spirituale. Eppure il non vedersi, la paura del contatto, il timore di contagi si sono fissati come nuovi costumi sociali, tanto che nella primavera del 2021, quando lentamente e a singhiozzi ormai riprendevano la partecipazione a momenti comunitari e assembleari la risposta dei fedeli è stata incerta, faticosa, titubante. Il tutto inserito in un contesto globale in cui si è fatta strada una pesante crisi economica (la successiva guerra in Ucraina ha ulteriormente inciso) che ha acuito preoccupazioni e tensioni; e forse acceso nelle persone un bisogno diverso e più intenso di interiorità e di preghiera, di proposte pastorali per le quali la Chiesa (tutta) non era pronta a rispondere. In questo clima si è collocato l’arrivo del Vescovo Giacomo nella Diocesi di Alife-Caiazzo e il conseguente ingresso in Cattedrale alla presenza di un numero ridotto di fedeli e autorità locali perché nelle chiese – per motivi di necessario distanziamento sociale – era consentito solo ad un ridotto numero di fedeli.
A piccoli passi, con graduali contatti, e soprattutto incontrando le singole comunità direttamente nelle Parrocchie (in occasione di feste patronali e sacramenti) Mons. Cirulli ha stabilito il legame, il contatto e la fiducia con il suo popolo. Parole di incoraggiamento da parte del Pastore e la Parola di Dio offerta come risposta alle piccole storie quotidiane di ogni uomo e donna e come risposta alla Storia dell’umanità: così il Vescovo paternamente ha impresso la spinta al suo primo tempo in Alife-Caiazzo; al contempo diverse nomine, per affidare incarichi pastorali sia internamente alla Curia che alla guida delle Parrocchie. Poi il passo successivo, quello di avvicinare la Diocesi di Alife-Caiazzo a quella di Teano-Calvi da lui guidata dal 2017 ed unite in persona episcopi proprio dal 2021. Con Mons. Cirulli si è aperto per le due Chiese dell’Alto Casertano l’inizio di un processo comune a molte Diocesi italiane che vede l’incontro di storie e tradizioni, di carismi e programmazioni con l’unico obiettivo di formare cristiani, di educare domande e scelte secondo lo stile del Vangelo, in un mondo che cambia. L’inizio del Cammino sinodale di tutta la Chiesa italiana nel settembre 2021 è stato motivo per creare concrete occasioni di confronto tra le due Diocesi guidate da Cirulli attraverso la condivisione di momenti formativi e celebrativi tra clero e laici, associazioni e movimenti. Nella preparazione e organizzazione di eventi in comune, come nella pianificazione di alcuni percorsi pastorali, il Pastore ha puntato sull’incontro e il dialogo tra gli Uffici pastorali delle due Diocesi. Oggi la responsabilità di costruire una famiglia più grande, secondo il progetto affidatogli da Papa Francesco si estende alla Diocesi di Sessa Aurunca, anch’essa unita in persona episcopi alle altre due dal 23 febbraio.
In foto celebrazioni e momenti di incontro del Vescovo Mons. Cirulli nella Diocesi di Alife-Caiazzo