Il gruppo pop-rock NovA ha partecipato alla seconda edizione del Festival della Canzone Cristiana, evento canoro e musicale svoltosi contemporaneamente al Festival di Sanremo dal 9 all’11 febbraio scorso. A rappresentare il gruppo sono stati Enzo Maiello e Anna Lisa Biondillo, che i sono esibiti nel brano Passio, aggiudicandosi il terzo posto della classifica finale. La canzone, scritta da Enzo Maiello nel 2016, gode dell’arrangiamento musicale in stile pop-hard rock con venature prog, realizzato dal maestro Gianluigi Farina. Ispirato al pensiero della mistica tedesca Anna Caterina Emmerich e al capolavoro cinematografico di Mel Gibson, La passione di Cristo, il brano ha catturato l’attenzione della giuria presieduta da mons. Giovanni D’Ercole, Vescovo emerito di Ascoli Piceno. All’indomani di questo successo, i musicisti di NovA si raccontano ai microfoni di Clarus.
L’INTERVISTA
L’esperienza al Sanremo Christian Music Festival 2023 come incide sul percorso artistico di Nova?
Anna Lisa Biondillo – Sicuramente ci ha fatto conoscere al panorama generale della Christian Music nazionale che, come abbiamo poi scoperto, ci stava già osservando da un po’, in attesa che diffondessimo nostri inediti. Il nostro gruppo porta avanti un progetto musicale da oltre dodici anni, finalizzato all’evangelizzazione attraverso la musica e a iniziative di beneficenza direttamente collegate alla nostra Onlus.
Umberto Sorrentino – La partecipazione al Festival aveva anche questo scopo: provare a dare una svolta al nostro percorso artistico e, l’essere addirittura saliti sul podio, rappresenta un eccellente viatico, soprattutto in vista della pubblicazione del nostro primo lavoro discografico.
Dino Mastroianni – Sono fermamente convinto che questa partecipazione abbia portato in dote una bella dose di entusiasmo tra tutti noi.
Enzo Maiello – Il trofeo ottenuto ci candida all’edizione 2024 e quindi ci attribuisce l’onere di presentare un brano che sia all’altezza di Passio!
Cosa è cambiato dall’inizio ad oggi? Cosa invece non cambia nella vostra mission?
Franco Biondillo – Siamo inizialmente partiti con la volontà di portare a tutti un messaggio cristiano, di unità e di pace attraverso la musica. Abbiamo arricchito le proposte musicali degli esordi cominciando a produrre nuovi brani, con idee musicali e contenuti nostri. Nel tempo, inoltre, abbiamo pensato a progetti che potessero offrire anche aiuti concreti a quanti sono meno fortunati di noi, soprattutto ai bambini, e così che è nata Nova Onlus. Quello che invece non è mai cambiato è l’entusiasmo e la gioia che esprimiamo in ogni nostra attività.
Jessica Mele – Dalla nascita di NovA a oggi ognuno di noi è divenuto consapevole della necessità di creare qualcosa di nostro e farlo ascoltare al mondo, sempre animati dalla voglia di fare del bene attraverso la musica.
Anna Lisa Biondillo – Uno scienziato noto a tutti affermava che “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” e NovA segue esattamente questo principio da 11 anni, a partire dal momento e dal motivo della sua nascita, fino ad oggi. Qualcuno è andato via per motivi personali, qualcun altro è arrivato negli anni successivi a portare il suo contributo al progetto, per cui siamo sicuramente cambiati noi e sono cambiate tante cose, ma la voglia di fare del bene attraverso la musica non è mai cambiata. Credo per nessuno di noi.
Il rock cristiano! Ancora troppo sconosciuto in Italia, ma genere di grande successo fuori dai nostri confini. La Fede unita a ritmi che martellano: come spieghiamo al nostro pubblico questa combinazione?
Enzo Maiello – Difficile sintetizzare in poche parole: in Italia il rock cristiano non ha mai goduto di una certa popolarità, fatti salvi i “mostri sacri” che hanno fatto la storia del genere, come il Gen Rosso o il Gen Verde. All’estero, invece, specie nel Nord America e in particolare tra gli Evangelisti, il discorso è diametralmente opposto, con folle oceaniche che da decenni accorrono ai concerti di Petra, White Heart, Stryper o Michael W. Smith, artisti tra i massimi esponenti del movimento con all’attivo decine e decine di album, mentre il ruolo di pioniere del rock cristiano viene universalmente riconosciuto al cantante e chitarrista Larry Norman. Oggi, per fortuna, le cose sono molto cambiate, anche se l’accostamento tra musica rock e testi religiosi o comunque socialmente impegnati, viene ancora visto con diffidenza da alcuni, quando invece andrebbe considerato come una via in più per evangelizzare ed avvicinare alla religione cattolica in particolare i giovani.
In Italia ci sono numerosi esempi del genere di cui parliamo: da “Padre Nostro” degli O.R.O. a “C’è bisogno di un piccolo aiuto” dei Pooh, da “La forza della vita di Paolo Vallesi” a “Più su” di Renato Zero, senza dimenticare Branduardi, De André, Battiato, i Nomadi…
Anna Lisa Biondillo – La Christian Music italiana si sta aprendo a generi musicali fino ad oggi quasi “proibiti” perché considerati troppo spinti per parlare di temi religiosi. Troppo spesso, infatti, si fa l’errore di associare la Christian Music solo ed esclusivamente alla musica liturgica, ma non è così. Qualsiasi linguaggio musicale può evangelizzare, anche l’intramontabile rock che, peraltro, durante il Festival, abbiamo scoperto essere tra i generi più apprezzati e preferiti dalle persone che ci hanno ascoltato!
Come nasce Nova? E perché?
Jessica Mele – Qualcuno ha detto che “L’amore genera amore, anche oltre l’invisibile” ed è proprio questo il nostro caso. NovA, infatti, nasce grazie ad un amore incondizionato da parte del nostro tastierista Dino per la sua amata Marianna, scomparsa anni fa a causa di una brutta malattia. Credo che la forza e la tenacia che Dino ha riposto nel realizzare un concerto in memoria della moglie sia stata una delle dichiarazioni d’amore più belle di sempre. Ed è proprio da questa luce preziosa che nasce NovA, dal concetto che l’amore vince oltre la morte.
Enzo Maiello – Il concerto in ricordo di Marianna sarebbe dovuto essere un unicum e il gruppo avrebbe dovuto sciogliersi all’indomani dell’evento. Tuttavia, lo spettacolo riscosse un successo clamoroso e cominciarono ad arrivare richieste; così decidemmo di proseguire per continuare a diffondere un messaggio di fede, amicizia, speranza, pace e amore universale con la forza della musica: era appena nato NovA…
Al vostro attivo ci sono importanti progetti umanitari: la musica è sempre stata un ponte fra mondi lontani, una strada verso la pace… Raccontateci brevemente alcune esperienze.
Umberto Sorrentino – Fortunatamente siamo riusciti a portare a termine numerosi progetti di sostegno ad associazioni e reparti pediatrici. Quello che più mi è rimasto nel cuore, è stato quello realizzato a favore della Lega del Filo d’Oro. Abbiamo fornito strumenti musicali ad hoc per i bambini sordociechi della sede di Osimo (AN). Un’esperienza e un incontro diretto con questi persone speciali che non dimenticherò…
Antonio Biondillo – Tra le varie donazioni mi piace ricordare anche la fornitura di materiali di consumo per la ludoteca dell’Ospedale Pediatrico del Bambino Gesù di Roma, ma anche di strumenti musicali a favore dei reparti di musicoterapia dell’Ospedale Pausillipon di Napoli, ecc.
Dove possiamo ascoltarvi o assistere a un vostro spettacolo?
Davide Santiglia – Beh, io intanto spero vivamente che i nostri “fans” avranno la voglia e la possibilità di venire ad applaudirci nelle piazze e nei vari contesti in cui speriamo saremo chiamati ad esibirci questa estate con il nostro concerto.
Enzo Maiello – Mi unisco anch’io all’auspicio di Davide: il concerto dal vivo è sempre l’occasione migliore per ritrovarsi a sentire e a “vedere” la nostra musica, tra effetti, proiezioni video e le splendide coreografie della nostra ballerina e coreografa Angela. Intanto oltre a seguirci in rete, sui social, a breve, saranno altresì attivati i nostri canali Spotify, Amazon Music, Apple Music ed altri 150 negozi digitali nel mondo.
Le attività di NovA possono essere seguite attraverso il sito ufficiale, la pagina Facebook del gruppo, Instagram e il canale YouTube ufficiale.