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Il Calvario della “madre terra” inquinata e maltrattata dall’uomo. A Piedimonte Matese una speciale Via Crucis

Vanerdì 17 marzo, da Santa Lucia al Carmine in preghiera meditando sul male che l'uomo continua a infliggere all'ambiente, anche nelle strade e negli angoli verdi dei nostri paesi

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Annamaria Gregorio – La Via Crucis è un rito che nel periodo di Quaresima ci fa commemorare il percorso doloroso di Gesù Cristo, verso la crocifissione sul Golgota. Ogni parrocchia dedica a questo momento il venerdì pomeriggio, accompagnato da meditazioni che fanno riflettere. La parrocchia Ave Gratia Plena di Piedimonte Matese, nel suo cammino quaresimale, organizza per il 17 marzo, in collaborazione con il settore Custodia del Creato diocesano, una via Crucis del Movimento Laudato si’, che aiuterà a meditare sullo stato di salute del nostro Pianeta e su ogni angolo della Terra, dalle nostre strade alle piazze, angoli verdi e fiumi, deturpati e maltrattati dalla mano dell’uomo. L’appuntamento sarà presso la Chiesa di Santa Lucia ad Aquas (piazza Carmine); la Via Crucis proseguirà verso la Chiesa del Carmine (via Scorciarini Coppola) dove sarà celebrata la Santa Messa.

Dai nostri territori

La natura, la madre terra martoriata, gli stili di vita odierni sono in continua sofferenza, come Cristo che sale al Calvario. Di questo Papa Francesco ci offre una larga meditazione e una proposta di cambiamento nell’Enciclica Laudato Si’, vero e proprio manifesto a tutela del pianeta alla luce della Sacra Scrittura e del Magistero della Chiesa in cui continuamente e a più riprese la Terra e le sue creature sono indicate celebrate come opere immense.
La continua accelerazione dei cambiamenti dell’umanità e del pianeta si unisce oggi all’intensificazione dei ritmi di vita e di lavoro. Benché il cambiamento faccia parte della dinamica dei sistemi complessi, la velocità che le azioni umane gli impongono oggi contrasta con la naturale lentezza dell’evoluzione biologica. A ciò si aggiunge il problema che gli obiettivi di questo cambiamento veloce e costante non necessariamente sono orientati al bene comune e a uno sviluppo umano, sostenibile e integrale. Il cambiamento è qualcosa di auspicabile, ma diventa preoccupante quando si muta in deterioramento del mondo e della qualità della vita di gran parte dell’umanità (LS 18).  L’obiettivo non è di raccogliere informazioni o saziare la nostra curiosità, ma di prendere dolorosa coscienza, osare trasformare in sofferenza personale quello che accade al mondo, e così riconoscere qual è il contributo che ciascuno può portare (LS 19)”.

*Animatore Laudato Si’

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