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A Sessa Aurunca l’apertura del nuovo Museo diocesano. La gestione affidata ad una associazione di giovani

Sarà inaugurato sabato 25 marzo: sei sale, undici percorsi per un viaggio tra il paleocristiano ad oggi per rileggere i luoghi e le vicende umane del territorio. La novità è nella gestione affidata all'associazione "In mano all'arte" composta da 20 giovani legati all'esperienza del Progetto Policoro della Chiesa Cattolica Italiana

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Aprirà le sue porte sabato 25 marzo, alle 16.00, il Museo Diocesano Diffuso Diamare (MuDiSe) di Sessa Aurunca. Sei sale, situate nei locali pertinenziali della Cattedrale intitolata ai Santi Pietro e Paolo, offriranno attraverso gli undici percorsi alla scoperta di reperti archeologici, opere d’arte, “vasi sacri”, allestimenti estemporanei, brevi viaggi tra il presente e il passato, dal paleocristiano all’oggi, tra rappresentazioni identitarie, sviluppate nella narrazione estetica, storica e geografica, per permettere al visitatore di accedere al linguaggio di ricomposizione dei luoghi e delle vicende umane del territorio attraverso la memoria vivente e intergenerazionale del vissuto pastorale. Un cammino interattivo nella pietà popolare e la forza della fede della comunità attraverso le esperienze, le storie, le voci e i volti raccolti nel racconto espositivo (clicca per il video e dare uno sguardo alle sale).

L’inaugurazione del nuovo allestimento museale si terrà presso la Sala Pio IX, interverranno S.E. Mons. Giacomo Cirulli, Vescovo della Diocesi di Teano-Calvi, di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca; S.E. Mons. Sergio Melillo, Vescovo delegato al Settore Beni Culturali ed Edilizia di Culto della Conferenza Episcopale Campana, e la professoressa Lucinia Speciale, docente di Storia dell’arte medievale all’Università del Salento.

Il MuDiSe, prosecuzione del Museo diocesano voluto dal Vescovo Giovanni Maria Diamare nel 1893, dopo interventi di rifunzionalizzazione iniziati nel 2017 su impulso del vescovo Mons. Orazio Francesco Piazza, grazie all’ausilio dei tecnici e dell’Ufficio diocesano Beni Culturali Ecclesiastici ed Edilizia di Culto, sarà riconsegnato alla comunità come spazio di ‘interpretazione identitaria’.

La direzione è affidata all’arch. Antonio Maio, coadiuvato da Don Luca di Lorenzo, vicedirettore, e dal comitato scientifico composto da don Roberto Guttoriello, Vicario Generale e storico della Chiesa; dall’ architetto Salvatore Freda, Incaricato diocesano Beni culturali ed Edilizia di culto; dal dott. Roberto Sasso, esperto di Storia dell’arte; da don Luciano Marotta, Direttore dell’Ufficio Liturgico diocesano.

La gestione, invece, sarà all’associazione “In mano all’arte – Per la tutela, valorizzazione e promozione dei beni culturali”, un gruppo di circa 20 giovani del territorio, accompagnati dal Progetto Policoro, che cureranno l’accompagnamento, gli ingressi e le aperture dell’edificio. Policoro è il progetto della Chiesa italiana che ha tra i suoi obiettivi l’accompagnamento dei giovani all’imprenditorialità in un’ottica di sussidiarietà, solidarietà e legalità secondo i principi della Dottrina Sociale della Chiesa (Fonte Progetto Policoro).

 Orari di apertura e servizi. Il MuDiSe il 25 e il 26 marzo effettuerà due giorni di apertura straordinaria e gratuita. Dal 30 marzo, invece, sarà aperto dal giovedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00 mentre la domenica dalle ore 16.00 alle ore 19.00. Sul sito mudise.it sarà possibile effettuare prenotazioni e visite anche in orari al di fuori dei suddetti indicati. Attenzione particolare sarà rivolta al mondo della Scuola, il Museo di fatti prevederà dei percorsi didattici di accompagnamento, rivolti alle scuole di ogni ordine e grado. Inoltre, dal 3 aprile all’11 aprile effettuerà aperture straordinarie in vista della Settimana Santa e la relativa mostra espositiva.

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