Sguardo fisso su Gesù vuol dire non perdere di vista la proposta di vita che egli fa ad ogni uomo, all’intera umanità: la strada della comunione, del perdono, della condivisione, dell’accoglienza, della misericordia. Uno sguardo che incrociando quello del Maestro vi legge dentro la certezza che l’umanità non è sola ma accompagnata nella storia da Cristo; e la sua vittoria contro il male (perché è morto ma è risorto) è la certezza che della sua presenza in mezzo agli uomini. La Messa Crismale celebrata nella Cattedrale di Alife, mercoledì santo, ha portato questo messaggio ed è stata motivo di riflessione sulla “forza travolgente della vita che vince la morte”, un dono offerto agli uomini, a tutto il creato, ha spiegato il Vescovo Mons. Giacomo Cirulli, per poi interrogare sulle risposte che l’uomo, in cambio, è in grado di dare (o meno) con la fede.
Per la prima volta, dopo l’unione in persona Episcopi delle tre diocesi dell’alto Casertano, Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca, le comunità di presbiteri e fedeli si sono ritrovate insieme in occasione di questa celebrazione particolarmente cara alla vita della credenti: è il momento in cui la Chiesa celebra la sua unità, e in modo particolare i sacerdoti – rinnovando le promesse pronunciate nel giorno dell’ordinazione presbiterale – rinnovano il Sì a Cristo, al servizio dei fratelli e ripromettono la loro unione con il Vescovo di cui sono primi collaboratori. È la Messa in cui la liturgia, attraverso la Sacra Scrittura, pone Cristo, profeta di salvezza, al centro di una visione universale, e di fronte a lui colloca l’intero popolo sacerdotale (quello di tutti i battezzati) oppresso e prigioniero ma liberato, afflitto ma consolato. È il popolo che si prepara in questi giorni, attraverso la celebrazione del Triduo pasquale, a superare il lamento e a cantare la gioia della Resurrezione. È la celebrazione che racchiude l’immagine della Chiesa e di ogni Chiesa locale; non a caso nella Messa crismale ci sono tutti, da chi nascerà alla vita a chi saluterà la vita terrena, passando per chi della propria vita farà dono esclusivo al Signore con il sacerdozio. Il come di questa presenza è negli olii che vengono portati all’altare e benedetti dal Vescovo. Così è stato per Mons. Giacomo Cirulli che ieri sera ha pregato con i sacerdoti per il frutto dell’ulivo (scelto dalle colline di Caiazzo) benedicendo l’olio che servirà per i catecumeni, per gli infermi, e per i nuovi sacerdoti che in questo anno verranno consacrati: Marco Morganella e Mario Salzillo della Diocesi di Teano-Calvi (22 aprile); Michele Zullo della Diocesi di Alife-Caiazzo (29 giugno) e Luca Di Lorenzo della Diocesi di Sessa Aurunca (30 settembre) per i quali il Pastore ha chiesto una preghiera particolare.
“Oggi, qui, ammiriamo il grande dono che in Gesù il padre ha fatto a noi per mezzo dello Spirito: è la Chiesa, il grande dono per tutta l’umanità, che è dono di salvezza”, così il Vescovo nell’omelia. “Benediremo e consacreremo gli olii il cui significato è la celebrazione della presenza del Signore venuto a donare la Salvezza alla sua Chiesa, ad alcuni nel sacerdozio ministeriale ad altri nel sacerdozio della vita ogni giorno, ma tutti mediatori della salvezza, testimoni della salvezza, operatori instancabili della salvezza che è per ogni creatura”.
L’essere chiesa, una e riunita intorno al Pastore, è stato segno visibile anche nella presenza delle Clarisse del Monastero della Santa Croce in Pignataro Maggiore: segno forte in mezzo al popolo di Dio lì riunito, di donne che hanno scelto la preghiera che non conosce interruzione nei monasteri e che ieri sera si è unita, nella celebrazione, a quella dei presenti, laici e presbiteri, rappresentando simbolicamente l’intera umanità voluta e creata da Dio. A loro il Vescovo ha chiesto una particolare preghiera.
“Fissate lo sguardo su Gesù (…) Chiesa di Teano-Calvi, Chiesa di Alife-Caiazzo, Chiesa di Sessa Aurunca, è Lui che dobbiamo adorare (…). La fede, la mia, la vostra è il fondamento imprescindibile di qualsiasi cosa possa succedere, di qualsiasi movimento e azione”, l’appello del Pastore a ricondurre tutto a Cristo e riconoscere in lui il principio “di ogni sentimento (…) di ogni tradizione riconoscendo che anche queste nascono da un atto di fede e senza di essa non avrebbero motivo di essere e di far parte della nostra vita”.
Le Celebrazioni del Triduo Pasquale
Il Triduo Pasquale del Vescovo Giacomo Cirulli toccherà le tre Diocesi dell’Alto Casertano a lui affidate da Papa Francesco: questa sera celebrerà la Messa in Coena Domini nella Basilica Concattedrale di Caiazzo alle 18.30 (Diocesi di Alife-Caiazzo). Al termine raggiungerà il Monastero della Santa Croce in Pignataro (Diocesi di Teano-Calvi) dove parteciperà alla preghiera presso l’altare della Reposizione. Venerdì Santo (7 aprile) alle 15.00 presiederà l’Azione liturgica nella Cattedrale di Sessa Aurunca da dove alle 18.45 partirà la processione per le strade della Città. Sabato sera la Veglia pasquale sarà alle 22.00 nella Cattedrale di Teano. Nel giorno di Pasqua il Vescovo tornerà ad Alife in Cattedrale per la Messa delle 10.00; nel pomeriggio, alle 18.00 celebrerà a Sessa Aurunca.