Alife conferma la tradizione de “Iu Fucaracciu”, falò comunemente accesi in cortili, strade e piazze quindici giorni dopo Pasqua intonando canti e preghiere per chiedere alla Madonna abbondanza di latte per ogni mamma che allattava il suo bambino; ma anche abbondanza di raccolti in vista della stagione estiva. Tradizione particolarmente sentita per il profondo legame con la terra, qui ad Alife, dove è antica anche la tradizione di orti e cannavine che da secoli fanno l’economia locale, e così ancora per quelle famiglie che tengono in vita la tradizione della campagna.
È la Pro Loco, per il quarto anno consecutivo, da pochi mesi guidata d aun nuovo direttivo con a capo Filomena Farina, a farsi promotrice di una iniziativa che apre la partecipazione ad un evento maggiore al di là dei fuochi che tante famiglie accenderanno intorno a case e quartieri. L’iniziativa è sabato 22 aprile alle 19.30 presso Porta Fiume dove i cittadini potranno condividere la preghiera e la festa. Non mancherà la musica a cura del gruppo “I Musicanti del Matese”.
Ad ognuno che parteciperà è chiesto di portare un pezzo di legna perché il falò possa illuminare la serata più a lungo possibile e dare alla festa il tempo di una lunga durata.
Ad Alife la tradizione de “Iu Fucaracciu”: preghiere alla Madonna per abbondanza di raccolto e protezione della vita
La Pro Loco organizza l'evento a Porta Fiume; appuntamento dalle 19.30 con preghiere e musica popolare