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Shake: su Rai Play un inedito e “vibrante” Otello di Shakespeare, tra un gruppo di adolescenti in un liceo romano

Dal 14 aprile sulla piattaforma digitale Rai, la serie teen ispirata all’opera del Bardo Inglese

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Noemi Riccitelli – Italo Calvino ha scritto che «un classico è quel libro che non ha mai finito di dire quello che ha da dire».
Ed è così, ci sono opere che trascendono spazio e tempo, perché sono preziosi contenitori di archetipi universali: sentimenti, personaggi, situazioni.
Anche se può sembrare che quelle parole scritte siano così belle e perfette da non appartenere a chi legge, ma possibili solo nell’immaginazione di un prolifico autore e su una pagina bianca, talvolta quei segni di inchiostro si rivelano essere tatuaggi che definiscono un’identità personale.

Accade così che William Shakespeare, il celebre e tanto amato poeta e drammaturgo inglese, diventi ispirazione per una nuova serie TV, ambientata in un liceo romano, tra un gruppo di adolescenti i cui profili riprendono quelli dei protagonisti dell’Otello, una delle tragedie più note scritte dal Bardo Inglese.
Si tratta di Shake, serie in 8 brevi episodi, disponibile su RaiPlay dal 14 aprile, nata dalla collaborazione tra Rai Fiction e Lucky Red, diretta da Giulia Gandini.

Roma, oggi. Thomas (Jason Prempeh) è un sedicenne che, insieme ai suoi due migliori amici, Gaia (Giada Di Palma) e Michele (Alessandro Cannavà), coltiva la passione per il parkour, sport per il quale si allenano duramente per partecipare a diverse competizioni.
Il gruppo dei tre amici è unito e complice, finché nelle loro vite non compare Beatrice (Giulia Fazzini) di cui Thomas si innamora, ma che desta l’attenzione anche di Gaia.
Mentre Thomas e Beatrice si uniscono sempre di più, Gaia, invidiosa nei confronti dell’amico, sembra pronta a sacrificare ogni equilibrio della sua vita pur di allontanare i due.

Vari e molteplici sono stati nel corso del tempo gli adattamenti cinematografici delle opere di Shakespeare, ma nel tempo della serialità televisiva, di cui i principali fruitori tra l’altro risultano essere proprio gli adolescenti, appare quanto mai attuale l’idea di una serie che riprenda il tema.
E lungi dall’essere una rappresentazione forzata e stridente rispetto al testo originale, Shake, creata e scritta da Gianluca Bernardini, Carolina Cavalli e Caterina Salvadori, riesce efficacemente nella rappresentazione di una realtà contemporanea, giovane e sì, anche problematica.

Infatti, se l’Otello è conosciuta come la tragedia della gelosia, sono diversi i sentimenti, i temi, che animano i protagonisti e gli snodi della trama: l’amore tra tutti, ma anche il tradimento, il dubbio, le incertezze.
Una condizione complessiva delicata che ben si adatta alla fase di continui turbamenti e progressive consapevolezze che gli adolescenti vivono: risulta, quindi, quasi naturale che Otello prenda le fattezze di Thomas, Iago quelle di Gaia, Cassio Michele, o vedere Beatrice come Desdemona.
Ogni episodio, la cui durata (25 minuti circa) permette di tenere viva l’attenzione, non annoiando, pone il focus su ogni singolo personaggio e la sceneggiatura che ben adatta dialoghi e contesti, fa sì che la conoscenza dell’opera shakespeariana non sia un necessario prerequisito, ma che anzi il coinvolgimento che ne risulta, possa assurgere ad invito alla successiva esplorazione dello scritto originario.

Punta di diamante della serie è, soprattutto, il giovane cast: oltre ai già citati Prempeh, Di Palma, Cannavà e Fazzini, da citare anche Greta Esposito nel ruolo di Emilia e Damiano Gavino in quello di Leonardo. Ognuno di loro riesce a brillare e a catturare l’attenzione sia nell’interpretazione del proprio personaggio, curandone l’introspezione psicologica, che nelle performance di gruppo.

Anche la musica di Shake parla giovane, un elettronico soft di Ginevra Nervi, che alterna brio e freschezza ad un sound più delicato, riuscendo ad abbracciare con gentilezza anche i momenti più intensi.
Non mancano poi le tracce musicali di vari artisti moderni come Fred Again, Ditonellapiaga e Cmqmartina, giovanissima cantautrice che ha firmato la canzone originale della serie, Il silenzio.

Ripensando e ricreando la tradizione letteraria, unendola alla sensibilità del pubblico più giovane, Shake è riuscita con efficacia e acume a rappresentare una realtà (quella della tragedia di Shakespeare) nella realtà (quella attuale, dell’oggi), facendosi promotrice di messaggi e valori per un pubblico trasversale.
Il finale lascia intendere una possibile interessante prosecuzione, seguendo le vicende di un altro celebre personaggio shakespeariano; nessuna conferma al momento, ma la linea di un progetto narrativo dedicato sarebbe davvero una bella sorpresa.

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