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Don Marco e don Mario, nuovi sacerdoti: “siate testimoni di Cristo tra le nuove generazioni”

Sabato 22 aprile nella Cattedrale di Teano il Vescovo Mons. Giacomo Cirulli ha ordinato don Marco Morganella e don Mario Salzillo rispettivamente originari di Riardo e di Marzano Appio

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Due nuovi sacerdoti per la Diocesi di Teano-Calvi; due nuovi annunciatori della Parola di Dio e testimoni del Vangelo tra la gente, “soprattutto tra le giovani generazioni” come ha chiesto loro il Vescovo S.E. Mons. Giacomo Cirulli.

Sono don Marco Morganella e don Mario Salzillo, che sabato 22 aprile nella Cattedrale di Teano sono stati consacrati presbiteri. Hanno espresso davanti all’intera comunità la volontà di essere servitori e annunciatori della Parola di Dio e dispensatori dei sacramenti cooperando con il loro Vescovo; hanno posto le loro mani in quelle del Pastore ed a lui promesso obbedienza e rispetto, per poi  – da quelle mani – ricevere il dono dello Spirito Santo ed essere consacrati e uniti a Cristo per sempre.

Una celebrazione, quella per l’ordinazione sacerdotale, in cui si susseguono preghiere, riti, segni straordinari a cui partecipa il popolo di Dio in Terra e la schiera dei beati del Cielo: esperienza di Dio per ogni credente immerso in quel momento di partecipazione.

Chiesa gremita di fedeli: le famiglie dei due giovani sacerdoti; i sindaci dei paesi di origine, quello di Riardo, Armando Fusco e quello di Marzano Appio, Antonio Conca; i fedeli delle parrocchie di origine e quelle in cui Marco e Mario svolgono il loro servizio pastorale: tra essi decine di giovani partecipi, commossi, entusiasti. Presente il presbiterio della Diocesi di Teano-Calvi, la nuova famiglia in cui si inseriscono don Marco e don Mario, ma anche sacerdoti delle Diocesi di Alife-Caiazzo e di Sessa Aurunca, le due Chiese dell’Alto Casertano guidate dal Vescovo Cirulli; poi i Diaconi e diversi religiosi e religiose; i formatori dei due giovani; il Rettore del Pontificio Seminario Interregionale di Posillipo padre Ronny Alessio SJ, dove i due giovani hanno vissuto il loro tempo di discernimento vocazionale e di formazione; don Emilio Salvatore, Preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e docenti dell’Accademia Alfonsiana  sede degli studi di don Mario e don Marco. Presenti sacerdoti e diaconi amici dei due ordinandi e i numerosi seminaristi diocesani che puntualmente accompagnano le liturgie presiedute dal Vescovo.

Il racconto dei discepoli di Emmaus narrato dall’evangelista Luca e proclamato nella III domenica di Pasqua, ha accompagnato la riflessione del Vescovo con parole di speranza e sollecitazione nei confronti dei due giovani: alla tristezza e alla stoltezza dei discepoli che si allontanano da Gerusalemme delusi per la tragica fine del Maestro, il Pastore ha associato la pesantezza, la fatica, la durezza del cuore di tanti credenti  “e delle nostre comunità”, incapaci di riconoscere una verità e cioè che “Il Signore è con noi, cammina con noi; ancora si fa pane per noi…”.

Si allontani da voi questa malattia: la durezza del cuore…con l’aiuto dello Spirito Santo. Con noi è il Crocifisso Risorto, certezza per tutti noi (…); Egli non è un’idea o una notizia, ma presenza certa che adesso siete chiamati ad annunciare in unione con il vostro vescovo, con lo stesso entusiasmo che fu dei due discepoli dopo averlo riconosciuto, tornando a Gerusalemme; era lì che il Signore li voleva, protagonisti di un nuovo annuncio senza più paure e titubanze”. L’invito a don Marco e a don Mario a correre tra i fratelli, nel mondo: “La vostra generazione hanno bisogno di questo: della gioia, dell‘entusiasmo che deve trasparire dalle vostre parole e dell’atteggiamento di una testimonianza autentica. Tanti ameranno il Signore Gesù se voi saprete raccontare di Lui ed essere riflesso della sua vita”. 

Un spazio nella celebrazione anche per ricordare un nuovo importante appuntamento, quello di sabato 29 aprile quando Mons. Cirulli ordinerà ben cinque nuovi diaconi, anch’essi chiamati in futuro al sacerdozio: per tutti loro e i giovani in discernimento, il Pastore ha chiesto la preghiera e il sostegno nel cammino che li attende.

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