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Amministrative 2023. L’intervista a Michele Caporaso, candidato a Sant’Angelo d’Alife: PNRR e rete con altri enti

Michele Caporaso torna a candidarsi; questa volta il gruppo si chiama “Il Paese che AmiAmo”; unica lista a Sant'Angelo d'Alife che si prepara a nuovi investimenti economici per proseguire i progetti avviati

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In attesa del voto del 14 e 15 maggio che rinnoverà alcuni consigli comunali, abbiamo posto alcune domande ai candidati alla fascia tricolore nei comuni del territorio della Diocesi di Alife-Caiazzo. 
Presentate le liste, i simboli e i programmi, i candidati stanno ora promuovendo i loro progetti in incontri pubblici e privati proponendo all’elettorato idee sul futuro, e uno sguardo sul presente: opere e impegni mantenuti o disattesi, tutto concorre ad accendere il dibattito e il confronto.
Le interviste di Clarus ai candidati a sindaco partono da Sant’Angelo d’Alife, comune di 2.200 abitanti circa, nel Parco Regionale del Matese dove Michele Caporaso, sindaco uscente, si ripropone alla guida della Amministrazione; la sua è l’unica lista in campo in questa tornata elettorale. 

Una sola lista di candidati in questa campagna elettorale. La mancanza
dell’opposizione è un deficit di democrazia? Come vi preparate a vivere
questo nuovo tempo in cui mancherà un confronto ed un controllo necessari?
Non è un deficit di democrazia, anzi è il contrario. In questi primi cinque anni di mandato abbiamo dato possibilità di confronto a tutti, al tal punto che anche chi durante le scorse amministrative era su linee opposte da quelle dell’allora lista “Il Paese che vogliAmo” oggi si ritrova a dare un contributo in prima persona alla lista “Il Paese che AmiAmo”. Noi vogliamo rappresentare tutti i nostri concittadini, indistintamente. Ci siamo adoperati per tutta la comunità, senza fare distinzioni. Ci prepariamo con molta serenità a vivere questo “nuovo tempo”, come sempre aperti a ogni confronto.

La sua amministrazione ha avviato una serie di opere pubbliche… Il supporto
dei fondi del PNRR consente altra progettualità. Nell’ordine, quali priorità vi
siete dati?
Puntiamo in modo particolare sulle strutture, con particolare attenzione ai più piccoli della nostra comunità, avendo a cuore gli anni di vita in cui ci si forma e una sana formazione avviene anche in contesti adeguati: scuola primaria, asilo nido, palestra e mensa saranno i progetti che intendiamo realizzare con i fondi del PNRR.

Quali novità sostanziali dobbiamo attenderci da questa Amministrazione
rispetto ai cinque anni appena trascorsi?
Le novità sostanziali che ci saranno sono che la nuova Amministrazione oltre ad andare avanti con le progettualità monitorerà che tutto il lavoro cominciato cinque anni fa sia portato a termine con dovizia di particolari. Abbiamo lavorato. Abbiamo lavorato bene, lo dimostrano i progetti approvati, finanziati e in corso d’opera, e questo ci rende ancora più motivati a fare di più per assistere alla “rivoluzione” (nel senso buono del termine) ormai in atto.

Facciamo anche autocritica visto che la campagna elettorale non consente un
confronto con avversari. Quale rammarico o limite, o risultato ancora da
raggiungere possiamo chiamare in causa guardando ai cinque anni appena
trascorsi governati dall’amministrazione “Caporaso”?
Non mi sottraggo all’autocritica, anzi, fare autocritica è sempre necessario per migliorarsi, però davvero ce l’abbiamo messa tutta e quindi non me la sento di non riconoscere solo meriti a chi ci ha creduto fino in fondo in questi primi cinque anni. Ci sono nuovi ingressi in squadra, questo mi fa un piacere immenso perché anche i più scettici hanno cominciato a capire che un cambiamento è possibile.

Piccoli comuni ed Enti sovracomunali. Far parte di una rete come aiuta ad
affrontare emergenze gestionali o progetti? Far parte del Parco regionale del
Matese, della Comunità montana del Matese, del Consorzio di Bonifica e
quello del Metano innesca ogni giorno l’urgenza di confronto e di dialogo tra
Amministratori. Lei, da attuale presidente della Comunità Montana come
legge tutto questo…?
I Comuni sono parte di un tutto, il tutto in questo caso sono gli Enti sovracomunali che Lei ha citato. Di uno di questi Enti, la Comunità Montana Zona Matese, mi onoro di essere anche il presidente. A dimostrazione che fare sistema è necessario per dare forza ad un intero territorio c’è da dire che oggi solo facendo parte di una rete di realtà si possono raggiungere grandi risultati.

 

 

 

La lista Il Paese che amiAmo 
Michele Caporaso (candidato a sindaco)
Micaela Bucci (detta Michela)
Giovanni Curtopasso
Elvio Ferrazzano
Maria Gilardi
Rosalba Marino
Alfonso Pisaturo
Angelo Rossolino
Paola Simonelli
Antonio Vigliotti
Michela Visone

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