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Alife / Amministrative 2023. De Felice e Cirioli su zona industriale e centro urbano, calo demografico, alifani nel mondo e cultura

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Dopo il confronto su dissesto finanziario, PNRR, servizi al cittadino, carenza del personale dipendente (leggi) torniamo con nuove domande ai candidati a sindaco del Comune di Alife, Fernando De Felice (lista Svolta per il Futuro) e Salvatore Cirioli (lista Patto per Alife). Al centro della riflessione zona industriale e centro urbano, calo demografico, alifani nel mondo e cultura con particolare riferimento al musicista Alessandro Vessella che ha rivoluzionato il sistema bandistico. 

Zona industriale e centro urbano: non l’una alternativa all’altro, o l’una più importante dell’altro, ma due aspetti fondanti la vita economica e sociale di Alife. Quali vedute e quali progetti possibili? Sia immediatamente realizzabili che in termini di prospettive a lungo termine…

 Fernando De Felice   Ci sono una marea di iniziative che possono essere intraprese nel breve periodo. Ad esempio per il centro urbano uno dei primi progetti è la predisposizione di un piano colore adeguato a valorizzare il patrimonio edilizio nel centro storico. A tal proposito, un ulteriore intervento è quello di installare un adeguato sistema di illuminazione della cinta muraria, in modo da valorizzarne le peculiarità e iniziare ad installare infrastrutture adeguate alla mobilità elettrica, in ottica della transizione verde dei prossimi anni. Questi interventi, sebbene sembrino banali, mettono le fondamenta per creare un percorso di valorizzazione del territorio. Per quanto riguarda la zona industriale – non adeguatamente sfruttata -, vogliamo mettere in atto politiche di incentivazione, riqualificazione delle infrastrutture presenti e installazione di tutto ciò che è richiesto per poter svolgere l’attività produttiva. Ovviamente questo non basta, ma è il minimo che bisogna fare per rendere la zona industriale adatta all’insediamento e alla creazione di nuovi impianti. Ottima opportunità potrebbe venire attraverso l’istituzione della ZES (zona economica speciale, ndr), in modo che le imprese locali possano essere agevolate a svolgere l’attività, creandone di nuove, o anche ampliandosi e offrire nuovi posti di lavoro. In tal senso vogliamo creare una rete con le università, studenti e imprese per introdurre i ragazzi al mondo del lavoro e far capire che Alife offre molte opportunità. Questi interventi, insieme ad altri per valorizzare le frazioni, sono necessari per cercare di rendere Alife un luogo più adatto alle esigenze attuali e frenare l’emigrazione giovanile… 

 Salvatore Cirioli  Come già detto nei primi comizi, non abbiamo al centro dell’azione amministrativa il centro urbano o la zona industriale ma la persona, il cittadino. Va cambiata la prospettiva, la visione. Noi puntiamo alla rivalutazione del centro storico attraverso una programmazione unitaria che includa il piano del traffico, la pianificazione urbanistica ed edilizia, l’ambiente e il commercio. Ciò mira a ricostruire un ambiente idoneo, compatibile e sostenibile per lo sviluppo competitivo dei settori commerciali, artigianali e turistici. Ma ciò non esclude assolutamente la zona industriale, perno fondamentale per la nostra economia. La zona industriale ASI nel Comune di Alife necessita di interventi per la realizzazione di infrastrutture complementari come gli assi viari interni e le reti di servizi. Questi interventi saranno importanti per migliorare l’attrattività dell’area per gli investitori industriali e promuovere lo sviluppo economico locale. E riteniamo che la politica debba essere al servizio di questi imprenditori e non viceversa.

La domanda di sopra apre ad una ulteriore proposta: e se il paese diventasse forza attrattiva anche per chi non è alifano, ma qui sceglierebbe di vivere? Al calo demografico (la riduzione degli alunni nelle classi misura il polso della situazione) si risponde portando lo sguardo oltre i confini della città… Prego…

 De Felice  Questa domanda tocca un po’ tutti i temi caldi su cui bisogna lavorare. Se Alife non offre lavoro, un genitore che lavora “oltre i confini della città” sarà incentivato ad accompagnare i figli in istituti adiacenti al suo luogo di lavoro… Per evitare che la città continui a sperimentare questo inesorabile calo numerico, dobbiamo attivarci in modo propositivo per creare un ambiente florido ed economicamente attivo. Solo creando nuovi posti di lavoro, favorendo nuove attività imprenditoriali giovanili, attività commerciali anche nel centro storico e fornendo i servizi essenziali alla persona possiamo garantire che i giovani e i lavoratori restino ad Alife. Infatti, dopo aver creato un ambiente prospero è necessario avere e adeguare anche le infrastrutture presenti sul territorio per poter fornire i servizi essenziali come l’istruzione pubblica, gli uffici amministrativi comunali, servizi assistenziali per le persone in difficoltà. Tra gli obiettivi del nostro gruppo c’è quello di ristrutturare gli edifici scolastici inagibili e in stato di abbandono da anni, installando attrezzature per lo svolgimento di sport per i più giovani. Avere strutture scolastiche nelle quale i ragazzi possono crescere è fondamentale ed è per questo che vogliamo creare un polo scolastico che promuova la cultura e l’attività sportiva tra i giovani. Dobbiamo cercare di favorire l’attivazione di iniziative culturali, che coinvolgano in giovani in modo attivo, che li facciano uscire di casa, vivere Alife, crescere in serenità e armonia.

 Cirioli  Sarebbe il naturale approdo del nostro discorso… essere attrattivi, come lo è stato in passato Alife. E ciò lo si ottiene solo pensando al cittadino come il fulcro dell’azione amministrativa.

C’è un po’ di Alife in tutto il mondo, ed è forte il legame tra coloro che sono partiti decenni fa e la Città di origine (non escludiamo il senso di appartenenza diverso ma presente anche nelle nuove generazioni). Ci sono iniziative e gemellaggi che in nome delle comuni radici diventano motivo di festa, di recupero identitario (per chi vive fuori), di scambi culturali, e talvolta importanti riferimenti economici. La nostra è una proposta… Ci facciamo un pensiero? Come giudica o immagina questa possibilità?

 De Felice  Sì, potrebbe sicuramente essere un’occasione magnifica per onorare la nostra cultura e il legame con la città. È sempre stato nel DNA degli Alifani il voler emigrare per cercare migliori opportunità, ma credo anche io che allo stesso tempo, è forte ed indissolubile il legame che li lega con la propria terra. La possibilità di sviluppare iniziative, gemellaggi che sfruttino tale legame può essere una grande opportunità per la cultura di Alife, in quanto ci permette di trasmettere la nostra cultura, conservarla, preservarla e trasmettendola anche attraverso generazioni future al di fuori delle mura e sicuramente ne rafforza il senso di apparenza. Il forte legame che lega Alife ai suoi cittadini è testimoniato dal fatto che, periodicamente, in estate si vedono ritornare coloro i quali sono emigrati per celebrare San Sisto. Quindi, fissare un giorno per creare un percorso di recupero identitario, attraverso il quale ricordare l’Alife di un tempo, preservando la memoria storica dei cittadini, anche grazie al contributo di tutti colori che sono ritornati, è sicuramente un’ottima opportunità da tenere in considerazione.

 Cirioli   Ho amministrato troppo poco… ma qualcuno forse ricorda alcuni miei passaggi in questo senso. Posso anticipare che ci abbiamo già pensato ma su questo vorremmo tenere il “brevetto”.

Se dico “Alessandro Vessella” cosa rimproveriamo a questa comunità? A quali prospettive ci apriamo, tanto sul nome dell’illustre maestro quanto su ogni altro duraturo e intelligente progetto culturale?

 De Felice  Fa riflettere il fatto che per Alessandro Vessella, personalità illustre in ambito musicale e che ha riformato il concetto di banda musicale, ad oggi non ci sia stato modo di commemorarlo in modo adeguato ed è un peccato. Tra le iniziative in cantiere c’è quella di riqualificare come teatro una delle tante infrastrutture presenti sul nostro territorio e intitolarlo al maestro Alessandro Vessella. In questo senso, vogliamo far rivivere il ricordo di un’eccellente ed illustre personalità di Alife nel tempo e associarlo alla cultura (elemento fondamentale per lo sviluppo della società e della persona), preservando la memoria storica e costruendo un’immagine positiva della nostra città. Alife ha un importante patrimonio storico ad oggi non è valorizzato. In passato ci sono state diverse iniziative che hanno coinvolto l’anfiteatro e che hanno anche funzionato. A questo punto perché non proviamo a creare un circuito culturale-turistico stabile e proiettato al futuro, in modo da cercare di diffondere anche all’esterno dei nostri confini? Uno degli obiettivi del gruppo è proprio quello di cercare di promuovere iniziative culturali, per recuperare le nostre radici, costruire un senso di apparenza territoriale, creando una comunità coesa. E fare tutto questo, può essere un motivo di attrazione anche per turisti e storici appassionati che amano studiare e ammirare i resti di una cultura ormai quasi dimenticata, anche da noi.

 Cirioli  Uno spot sulla bocca di tutti il nostro illustre concittadino, mai adeguatamente valorizzato. Eppure, non ci vuole molto a comprendere quale strada andrebbe intrapresa: le bande musicali devono molto ad Alessandro Vessella ed è universalmente riconosciuto come grazie al lui sia stata introdotta in Italia la musica di numerosi compositor di livello internazionale, Wagner su tutti. Un tributo al maestro, un evento di caratura nazionale in grado di attrarre i migliori concerti bandistici (nazionali e non) nel nostro territorio potrebbe essere la base di partenza.

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