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Amministrative 2023. Il Palaghiaccio divide tra “cattedrale nel deserto” e “occasione di sviluppo”

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Dopo l’intervista già pubblicata (clicca), nelle ultime ore di campagna elettorale prima del voto del 14 e 15 maggio, torniamo a Letino per un nuovo10 confronto tra i candidati Pasquale Orsi (al termine del mandato ma nuovamente in corsa per la fascia tricolore) e Luigi Mancini. Abbiamo chiesto un parere sul progetto del Palaghiaccio che nelle ultime settimane ha catalizzato anche l’attenzione della tv nazionale, e un commento sulle tante liste (“militari) che puntualmente vengono presentate nel piccolo centro del Matese.  

Riflettori puntati sulla realizzazione di un Palaghiaccio con i fondi del PNRR. Pro e contro si sollevano da più parti, soprattutto fuori da Letino per i costi di mantenimento, l’impatto ambientale, l’effettiva esigenza di tale struttura. Un suo punto di vista e un chiarimento di prospettiva…

 Luigi Mancini  Il Palaghiaccio sarà l’ennesima cattedrale nel deserto. A Letino purtroppo ne abbiamo già altre: (parcheggio multipiano: un mostro di cemento armato mai ultimato , mai collaudato e all’uso sconsiderato di tutti e di chiunque). Non sono le grandi opere a portare ricchezza e creare occupazione; in più l’Unione Europea non ci regala nulla pertanto i soldi pubblici, ed in questo caso i fondi del PNRR, vanno richiesti per progetti socialmente utili ed urgenti.

 Pasquale Orsi  Purtroppo ci sono una quantità di persone che vanno in giro a raccontare cose che non conoscono e che soprattutto non capiscono. Abbiamo un progetto esecutivo che, come tutti gli investimenti, prevede anche un piano di gestione e manutenzione i cui costi/ricavi prospettati sono completamente diversi da quello che si racconta. Innanzitutto voglio incominciare a spiegare il progetto del palaghiaccio inquadrandolo in una prospettiva storica. Una prima progettazione in tal senso risale agli anni 70’, periodo di fortissima presenza turistica sul nostro territorio. Tale progetto rimase solo sulla carta ed io più volte mi sono chiesto quali enormi benefici avrebbe comportato la sua realizzazione. L’odierno progetto rientra in una serie di interventi di più ampio respiro che riguardano tra l’altro l’impianto di risalita di Bocca della Selva e lo scii da fondo. Inoltre, nell’imminente futuro apriranno le Grotte di Cauto che, se giustamente valorizzate e gestite, possono portare un ingente flusso turistico. Come si capisce da tutto ciò, il palaghiaccio non è un’ ennesima “cattedrale nel deserto”. Essendo Letino un comune montano a mille metri, si deve puntare oltre che al turismo estivo soprattutto a quello invernale. Se si vuole dare una forte scossa al nostro territorio, bisogna pensare in grande e ad ampio raggio.

A Letino come in altri piccoli centri c’è stato nuovamente il boom di liste (ben cinque) presentate da militari e dipendenti della pubblica amministrazione. Come giudica queste scelte? Non le sembrano azioni che impoveriscono il valore dell’esercizio di voto e il senso alto della Politica?

 Mancini  Tale fenomeno è ormai diventata una routine in tutte le elezioni amministrative dei paesi con meno di 1000 abitanti. Personalmente spero che tra le varie liste ci sia sempre qualcuno che decida di farlo per la sola passione politica, che possa arricchire un confronto sano tra le parti ma soprattutto capaci di portare idee progettuali diverse rispetto alle liste locali. Per coloro che invece fanno questa scelta solo per avere un mese di congedo lavorativo la Legge andrebbe cambiata. Tali azioni da parte del personale militare impoveriscono l’alto valore ed il profondo significato dell’esercizio del voto facendo perdere fiducia e soprattutto passione per una sana politica.

 Orsi  Quest’anno le liste ufficiali sono 7 di cui una è quella che io capeggio, 5 sono le cosiddette “militari” e una è formata dall’attuale minoranza insieme a persone che non sanno nemmeno Letino dove si trovi. Sono anni che vengono segnalate queste cose durante le tornate elettorali nel nostro Comune e in quasi tutta Italia. Basterebbe modificare la Legge e prevedere un minimo di sottoscrittori anche nei Comuni sotto i 1000 abitanti. La gravità delle cosiddette “liste dei militari” è che proprio chi dovrebbe far rispettare l’ordine e dare il buon esempio, pratica loschi giochi per qualche mesetto di concedo.

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