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Piedimonte Matese. Moravia e Pasolini nell’evento della Biblioteca diocesana per il “Maggio dei Libri”

Sarà presente Renzo Paris, scrittore e poeta italiano, autore del libro "Pasolini e Moravia i due volti dello scandalo" e amico dei due 'artisti' narrati

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Luca Di Lello – In dialogo con Renzo Paris su Moravia e Pasolini. Venerdì 12 maggio alle 18.30 nella Biblioteca Diocesana San Tommaso d’Aquino con sede a Piedimonte Matese approda il noto saggista, poeta e traduttore, col suo libro Pasolini e Moravia i due volti dello scandalo. A interloquire con lui, nella ormai consolidata prassi degli appuntamenti della biblioteca diocesana di “dialogo con l’autore” ci saranno, oltre al pubblico che può sempre intervenire, Carmine Mastroianni e Giuseppe Castrillo già conosciuti con le loro opere e i loro ruoli nelle istituzioni culturali. Luigi Arrigo, direttore della biblioteca, apporterà, come di consueto i saluti e ricorderà gli appuntamenti successivi. L’evento si inserisce inoltre nel calendario nazionale del Maggio dei Libri.

Al centro della serata, il confronto tra questi due giganti del Novecento: Pasolini e Moravia con le loro vite, veri e propri scandali, nel significato etimologico del termine di “inciampo”, “ostacolo”, costringendo, con le loro opere a riflessioni spinose non solo sulle contraddizioni della borghesia, ma anche dell’intera società del nostro paese. Il saggio, oltre ad essere uno strumento efficace nell’ambito della critica letteraria, è anche un pezzo singolare, poiché sappiamo che la scrittura procede da uno sguardo privilegiato e unico, che è quello dell’autore, oggi docente di letteratura francese all’Università di Viterbo, amico personale sia di Moravia che di Pasolini e a cui ha dedicato diverse opere come Pasolini ragazzo a vita del 2015.

Il confronto tra questi due giganti prosegue attraverso una serie di temi, motivi e ricordi che hanno segnato la letteratura del secondo Novecento: dallo sguardo sul Terzo Mondo, all’interpretazione della Contestazione nel Sessantotto; dal femminismo ai temi spinosi (per quegli anni) come il referendum sul divorzio o l’aborto con le posizioni di Pasolini, comunista eretico. Ma anche il neocapitalismo o il calcio e tanti altri fenomeni di costume in cui le due penne vedevano, da posizioni ed esiti diversi, i segni di fenomeni e processi sociali molto profondi. Non mancano infine passaggi sul celebre viaggio in India, compiuto dai due nei primi anni ’60 che lasciò un segno abbastanza profondo nella loro produzione letteraria.

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