È bastato un appello su Facebook, un vero e proprio grido di dolore per scatenare la solidarietà. Le parole di Ivonne Proscino, residente a Conselice (RA), sono risuonate nell’unico spazio che ancora può abitare, quello virtuale, perché una casa non ce l’ha più: una richiesta di aiuto la sua, e un legittimo sfogo dopo i lunghi giorni dell’alluvione che ha ferito l’Emilia Romagna lasciando migliaia di persone senza più riferimenti (persino quelli geografici) e speranza. Ma accade che ad Ivonne senza più una casa la risposta arrivi da un’altra casa, quella da cui è partita poco più che ragazzina circa cinquanta anni fa: da Alife, l’antica città romana e dalla vicina Piedimonte Matese dove cittadini ed associazioni si sono messi insieme per inviare a Conselice dove vive con il marito Vittorio Minghetti, beni di prima necessità: cibo, utensili per l’igiene della casa, mobili… “Ho scritto, spiega ancora incredula a Clarus, non pensando che il mio appello potesse essere raccolto proprio dal Matese con cui conservo il legame delle mie radici ma dove pochi ancora mi conoscono…”.
La solidarietà da Piedimonte ed Alife. I fatti avvenuti sotto l’incessante pioggia che nelle prime due settimane di maggio ha flagellato la regione toccando anche Toscana e Marche, sono arrivati nelle case degli italiani in tempo reale tramite il web e la tv ma anche per il racconto dei tanti emigrati, di ieri e di oggi, che non recidono i contatti e le radici con il loro sud. Da tutta Italia immediati gli aiuti e soccorsi quando le inondazioni dei fiumi hanno divorato ettari di terreno, colline, strade, ferrovie, case lasciando la popolazione senza tetto, servizi, cibo e vestiti. Così anche dal Matese, seguendo l’appello e le richieste che venivano da più parti è partita l’iniziativa di solidarietà coordinata tra il Club Napoli di Piedimonte, l’Associazione Cooperatori Salesiani di Piedimonte, l’Associazione Alife-Vive, l’associazione Alessandro Parisi e il Forum dei Giovani di Alife e numerosi cittadini. Mentre questa azione di solidarietà si compattava l’appello di Ivonne Proscino ha fatto in modo che la raccolta di beni avesse un destinatario preciso: una persona di famiglia (perché le radici uniscono e rafforzano) e una famiglia allargata fatta di tanti altri uomini e donne di Conselice. Alla generosità dei matesini si è unita anche quella di un trasportatore che ha consegnato il carico in uno dei punti di raccolta della città dove le Associazioni locali, ben organizzate e strutturate, continuano a smistare quel che arriva e raccogliere le richieste dei residenti.
Il racconto dai luoghi dell’alluvione. “Le persone che si mettono insieme sono capaci di grandi cose; non smetteremo mai di ringraziare perché l’attenzione e l’ascolto che ci sono stati riservati rivelano quanto bene ogni persona è capace di generare”. Nel tono di Ivonne si alternano l’entusiasmo per quanto accaduto e la preoccupazione per il domani: lei e Vittorio, residenti in un condominio di quattro appartamenti hanno subito danni gravissimi che solo in queste ore stanno verificando con i Volontari della Protezione Civile (il marito è uno di essi) e i Vigili del Fuoco. Pavimenti divelti, parquet completamente ribaltato, pareti gonfie d’acqua; il fango ricopre tutto, anche quel che era apparentemente custodito nei mobili e negli armadi. Tutto ha cambiato colore e odore; prevale il grigio, la melma, il tanfo delle fognature e rischio di epidemie con cui la Regione Emilia Romagna corre ai ripari organizzando campagne vaccinali per preservare la salute pubblica. “Quello che abbiamo costruito con tanti anni di lavoro e sacrifici non lo recupereremo più; adesso ci tocca un giorno dopo giorno in cui avremo bisogno di incoraggiamento e una pacca sulla spalla. Non vogliamo troppo, ma quel poco per tornare a vivere un minimo di normalità”. Poche parole per dire il sogno di questa coppia che come altre famiglie si guarda intorno e cerca un gancio da afferrare per proseguire il cammino.
“Ricominceremo da zero, ma non avremo le forze di quando eravamo giovani”: una frase che racchiude un dolore collettivo, quello di tanti e soprattutto dei più anziani che nel giro di pochi giorni hanno visto cambiare il corso della loro storia, senza il naturale tempo per tornare com’era un tempo. In questi casi che si fa? Tutto il possibile; nulla di intentato per chi sta a guardare attraverso la tv e i nostri canali: educare alla solidarietà e alla generosità ancora perché dovunque accada e in qualunque momento nessuno resti solo e isolato dalle attenzioni, dalle carezze, da una voce che aiuti a sorridere e progettare insieme la soluzione.
“Nessuno si salva da solo”, lo ha detto Papa Francesco in pandemia; resterà un claim senza tempo per gli uomini di ogni angolo del Pianeta, ma sogniamo anche che diventi regola di vita. “Serviranno nuovi e diversi aiuti perché inevitabilmente le nostre esigenze cambieranno, ma non il bisogno di vicinanza”, chiude Ivonne con la fiducia di chi sa di avere dei fratelli su cui contare, per se stessa e per tanti conselicesi.
Le foto della casa di Ivonne e Vittorio invasa dal fango; una cittadina che incoraggia la Città; gli aiuti giunti dal Matese a bordo di un tir.
Per approfondire e saperne di più
1. Le immagini di Conselice alluvionata e le testimonianze raccolte dalla trasmissione Carta Bianca di RaiTre. Clicca qui.
2. Gli aggiornamenti in tempo reale diffusi dalla Regione Emilia-Romagna: un’interessante infografica sul numero delle persone accolte in strutture d’emergenza, il numero delle frane, la viabilità, il numero dei volontari al lavoro; il numero verde attivo per info e soccorsi (800 024662). Clicca qui.
3. “Come Caritas siamo pronti a intervenire in una prospettiva di accompagnamento che, come già sperimentato in precedenti emergenze in Italia e nel mondo, metta al centro i bisogni delle persone, in particolare di quelle che vivevano già situazioni di disagio sociale ed economico e che rischiano di rimanere escluse da altre forme di supporto” (don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana). Clicca qui per sostenere le popolazioni alluvionate tramite Caritas Italiana.
4. Emilia Romagna. Dopo l’alluvione ripartire dalla solidarietà che non passa mai.
L’editoriale dei Direttori dei Settimanali diocesani dell’Emilia Romagna. Clicca.
Grazie per avermi ascoltata e grazie per aver saputo mettere in scritto quello che ho io e tutti gli altri cittadini di Conselice
Ivonne Proscino